Microsoft cambia di nuovo nome al suo ecosistema
Il nuovo corso di Microsoft Gaming prosegue nel solco tracciato l’anno scorso da Sarah Bond, secondo la quale “qualsiasi schermo può essere una Xbox”. La campagna “This is an Xbox” l’ha ulteriormente reiterato, ma è evidente che il reparto marketing sta riscontrando qualche difficoltà a comunicarlo ai giocatori PC.
A inizio giugno vi abbiamo segnalato la nascita del nuovo branding “Xbox PC”, una dicitura che Microsoft aveva cominciato ad appiccicare nei trailer e sui poster per descrivere tutti quei videogiochi fruibili anche nell’ambito del suo ecosistema per PC, ovvero quello accessibile tramite l’Xbox App per PC e il Microsoft Store (una piattaforma digitale separata da Steam, Epic Games Store, EA App e Uplay) e di cui fa parte pure PC Game Pass. Xbox PC era andato a sostituire e al tempo stesso semplificare sotto un’unica voce diciture come “Windows 10/11” e “Xbox App on Windows PC”, tra le altre.
Ebbene, “Xbox PC” ha avuto una vita molto breve, poiché a poco più di due mesi dalla nascita è stata già rinominata “Xbox on PC”, ovvero “Xbox su PC”. Un cambiamento talmente sottile da essere passato quasi del tutto inosservato agli occhi dei più, ma non a quelli attenti di Tom Warren di The Verge, che l’ha notato nella cartellonistica di Grounded 2 e dell’espansione Heavenly Spear di Age of Mythology. Una modifica evidentemente figlia delle difficoltà che il reparto marketing di Microsoft sta riscontrando nel far capire ai giocatori che anche il PC può essere una Xbox – non nel senso di una console, ma di un concetto più ampio che abbraccia un intero ecosistema. Il nuovo nome “Xbox on PC” riuscirà nell’intento? Si rivelerà più efficace di Xbox PC? Ai posteri l’ardua sentenza.
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