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Microonde per contrastare gli sciami di droni: cosa sappiamo della nuova arma ExDECS dei marines


Microonde per contrastare gli sciami di droni: cosa sappiamo della nuova arma ExDECS dei marines

Il Corpo dei marines statunitensi continua la sua preparazione alla guerra del futuro, in particolare per quanto riguarda il potenziamento delle proprie capacità anti-droni. Il 29 aprile, l’Usmc ha ricevuto il primo modello di arma ExDECS (Expeditionary Directed Energy Counter-Swarm), sviluppata da Epirus e progettata per distruggere sciami di velivoli senza pilota attraverso la sua tecnologia a microonde ad alto potenziale.

“La guerra con i droni sta cambiando velocemente il modo in cui si combatte. Sistemi come ExDECS danno ai marines un vantaggio decisivo neutralizzando più minacce elettroniche contemporaneamente con un unico sistema”, ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda produttrice, Andy Lowery. “Questa consegna è un passo fondamentale verso la messa in campo di soluzioni non cinetiche di contrasto agli sciami, che migliorano la mobilità, la sopravvivenza e la letalità delle nostre forze”.

La gittata massima del sistema ExDECS non è nota, ma il dipartimento della Difesa ha rivelato che arrivare ad una “distanza tatticamente rilevante”. Esso utilizza onde radio ad alta frequenza per distruggere o disabilitare i sistemi elettrici del bersaglio. Una volta messi nel mirino, i droni aerei precipitano o sono soggetti a malfunzionamenti. A differenza delle armi laser, che devono focalizzarsi su un singolo bersaglio alla volta, il sistema ExDECS ha un raggio più ampio e può ingaggiare più minacce contemporaneamente. Fornisce un vantaggio, inoltre, su altri sistemi come i jammer e può essere teoricamente impiegato anche contro aerei da combattimento, missili o bersagli sul terreno.

Da non sottovalutare, inoltre, il costo molto contenuto dell’utilizzo dell’arma, stimato a cinque centesimi per ogni drone abbattuto. Un fattore molto rilevante soprattutto nel caso in cui i marines dovessero trovarsi ad affrontare sciami numericamente consistenti.

L’Usmc sta valutando anche altre opzioni di contrasto ai velivoli senza pilota, tra cui il MADIS (Marine Air Defense Integrated System) e il L-MADIS, entrambi montati su veicoli e basati su tecnologia di jamming, e sistemi stazionari da posizionare nelle basi, sempre con un focus sull’utilizzo di sistemi non cinetici.


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