Piemonte

“Mi piacerebbe trovare casa qui a Torino” – Torino Oggi


Si stanno per concludere le riprese del film di Svevo Moltrasio, Smart working – Il lavoro agile. La troupe da cinque settimane in città girerà fino al 24 ottobre. Nel cast anche Maccio Capatonda, Sara Lazzaro, Maurizio Nichetti. Il film è prodotto da Ideacinema e Italian International Film in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo del Piemonte Film Tv Fund e il sostegno di Film Commission. 

Torino e le sue location

Tra i luoghi toccati dalle riprese in queste settimane via Borgo Dora, via Principe Amedeo, Giardini Peyron, diverse vie del quartiere Crocetta. 

“Torino è una città a misura d’uomo, è davvero perfetta. Girare qui mi ha dato l’opportunità di apportare al film un arricchimento concreto in termini di originalità della vicenda e identità dei personaggi” commenta il regista. 

“È una città favolosa – aggiunge Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda – Sto quasi cercando casa a Torino. Mi piacerebbe trovare un bifocale qui. È una città piena di tradizioni. Ho trovato quell’Italia che pensavo non esistesse più, con le sue insegne antiche, i palazzi. Ha un’anima bella. Per strada mi fermano molto più qui che a Roma. Torino ha sfornato diversi cominci interessanti da Macario a Chiambretti, fino ad Andrea Pisani, l’ho conosciuto di recente, è molto forte”.

Primo ruolo da attore non regista per Maccio 

Il comico è alla prima esperienza da attore non regista di un film. “La trama mi è subito piaciuta molto. Il mio è un personaggio comico tipico. C’è un po’ di me, ma cerco di essere naturale. È una sfida. Quando hai alle spalle la regia, senti la responsabilità che c’è. Da un lato però mi toglie paranoie, mi concentro sul ruolo dell’autore. È un lavoro che mi rilassa ma anche che mi responsabilizza”.

“Il suo personaggio  – aggiunge Moltrasio – ha la caratteristica di essere un po’ apatico, non entra nella dinamica della sceneggiatura. È un’anima un po’ seria. Poteva mettere dentro sfumature comiche. Il resto del cast sono stato fortunato perché erano proprio come me li ero immaginati. Nichetti poi è un sogno che si realizza. Sara Lazzaro è perfetta. Incarna perfettamente l’idea che avevo in mente. Maccio è un Maccio molto trattenuto, mentre Nichetti è quasi logorroico. Volevo dare una chiave nuova. È una comicità che unisce l’alto con il basso”.

Il film in sala 

Ancora da stabile la data di uscita del film che spera di riportare in sala il pubblico. “Ho una visione molto pessimistica del futuro delle sale cinema – spiega il regista -. Temo che il cinema sia destinato a morire, ma spero ci si impegni a rilanciarlo. Il cinema non piò vivere senza la sala. Se vogliamo salvarlo dobbiamo riportare in sala le persone”.

“Il cinema vive nelle sale. So che adesso c’è questa abitudine di creare un evento attorno al film, se questo è il modo va bene” aggiunge l’attore.

Attorno alla figura di Giuliano interpretato da Maccio Capatonda ruotano altri personaggi. Sara Lazzaro, che ormai è di casa a Torino, dopo le riprese di Doc e di Lidia Poët, è la moglie in dolce attesa di Giuliano: “Laura come si definisce lei stessa è madre, insegnante, scrittrice e moglie. Siamo una coppia molto affiatata e unita con bellissime ingenuità, vitale ma anche piena di paure. Sono elementi stratificati. Siamo al centro di un mondo molto vario, siamo il baricentro di un mondo che evolve intorno a noi. Siamo il collante narrativo. Ci sono momenti grotteschi, non punta a unico tipo di storia. È un dramma comico. Torino poi è una grande protagonista. I tempi stanno cambiando e hanno un effetto domino sulle persone. è la cartina tornasole di diversi adattamenti. È interessante perché sono madre (anche nella realtà, ndr), ma ho anche ambizioni”.

Alessandro Tiberi interpreta l’amico di Giuliano: “L’amicizia con i protagonisti è basata su un segreto delle nostra coppia. C’è un retropensiero e sfumature all’interno. Siamo parte di una commedia sofisticata. Oggi si vive di smart working anche nel mondo del cinema in realtà. Molto provini sono fatti online. Sarebbe bello ogni tanto tornare alla vecchio metodo”.

“Interpreto Ilaria moglie di Francesco – aggiunge Giulia BolattiSiamo quasi un film a parte. Siamo molto contrapposti con i protagonisti. Ma grandi amici. È un aspetto interessante. Credo sia centrale il tema dell’umanità contemporanea”. 

La trama 

Il lavoro da casa ha migliorato la vita di Giuliano, ma lo scarso rendimento dei colleghi minaccia di costringere tutti a rientrare in ufficio. Questo proprio mentre lui e la moglie Laura aspettano un secondo figlio e cercano una casa più grande. Mentre Laura è alle prese con una controversa proposta lavorativa, i colleghi di Giuliano trasformano il loro appartamento in un ufficio improvvisato, ritrovano la loro efficienza.

In questo caos, Giuliano dovrà trovare soluzioni creative per tentare di salvare lavoro, famiglia e l’acquisto della nuova casa. 




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