«Mi ha fatto venire la psoriasi da stress»
PESARO Dice di aver subito così tanto psicologicamente gli insulti e un atteggiamento di controllo costante da parte del vicino di casa, che a lei è venuta la psoriasi come reazione allo stress subito. Approdato ieri davanti al Gup il caso di un 55enne dell’entroterra fanese accusato di atti persecutori e procurato allarme. L’uomo avrebbe preso di mira la vicina di casa, una donna dell’Est Europa, madre di due bambini. Prima ci sarebbero stati gli insulti come «prostituta, zingara» e altri improperi che non si possono riportare.
Poi all’uomo vengono contestati vari rumori come martellate nel muro che divide i due appartamenti o il battere di bastoni. Secondo quanto emerso dal racconto della donna in fase di denuncia, lui l’avrebbe controllata dalla finestra ogni volta che lei usciva. Poi anche dispetti vari e urla. Di fronte a queste condotte la donna ha avuto paura e ansia, tanto da finire sotto stress. E da modificare le proprie abitudini di vita arrivando a cambiare gli orari di uscita, utilizzare la lavatrice solo in certi frangenti o tenere il volume della tv al minimo. Avrebbe anche rinunciato a invitare gli amici a casa e ha anche valutato di cambiare casa. Uno stress tale da farle spuntare delle macchie della pelle, fino a consultare uno specialista. Tutto finito agli atti, compresa la certificazione della psoriasi diagnosticata dal medico.
La seconda accusa
La seconda accusa è quella di procurato allarme perché l’uomo avrebbe chiamato ripetutamente i carabinieri ogni volta che avrebbe sentito un rumore provenire dalla casa della vicina. Interventi richiesti più volte e poi chiamate per annullarli in molteplici occasioni. Il legale Massimiliano Tonucci è pronto all’oblazione per questo reato. Nella prossima udienza si definirà l’eventuale rinvio a giudizio e la scelta del rito. La parte offesa si è costituita parte civile tramite l’avvocata Alessandra Angeletti che ha chiesto 20 mila euro di risarcimento.
