Mfe, doppia assemblea per il rilancio su Prosiebensat
A Cologno Monzese si affilano le armi in risposta a un imperativo strategico: non farsi trovare impreparati nella partita Prosiebensat.
È in questa chiave che va letta la convocazione, da parte di Mfe-Mediaforeurope, di un’ulteriore assemblea straordinaria per il 31 luglio, che si aggiunge a quella già fissata per il 24 giugno. Assise, quest’ultima, che il gruppo Mediaset ha deciso di tenere nonostante l’ipotesi iniziale, a quanto risulta al Sole 24 Ore, di farla slittare in avanti. Del resto il termine dell’Opas lanciata sulla Tv bavarese spostato al 13 agosto – per uniformare le scadenze delle due offerte pubbliche, quella di Mfe e quella concorrente di Ppf – rendeva logica la necessità di prendere più tempo per le decisioni chiave.
A questo punto il doppio appuntamento rivela una strategia tanto prudente quanto audace: tenersi le mani libere in vista del duello finale con il socio rivale, la holding ceca Ppf che con la sua offerta da 7 euro cash lanciata in risposta all’Opas di Mfe (5,74 euro fra cash e azioni), punta a salire fino al 29,99% del capitale, un soffio prima della soglia obbligatoria dell’Opa totalitaria.
Il tempismo non è casuale. La mossa di Mfe arriva proprio nel momento in cui la partita sta per entrare nel suo momento decisivo. Il 13 agosto, come detto, scadono sia l’offerta totalitaria del gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi sia quella parziale di Ppf. Ma, per legge, ogni rilancio deve essere comunicato almeno dieci giorni prima. Ecco quindi le due assemblee, convocate a distanza di poco più di un mese l’una dall’altra: due finestre temporali distinte per garantire flessibilità assoluta, qualunque cosa accada.
All’ordine del giorno di entrambe le sedute c’è la modifica dello statuto per aumentare il capitale autorizzato e dare al consiglio di amministrazione la facoltà di emettere nuove azioni ordinarie A, con facoltà di escludere il diritto d’opzione. In pratica, Mfe si prepara ad avere il carburante pronto per un eventuale rilancio dell’offerta, senza dover tornare a chiedere il permesso.
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