Economia

Metalmeccanici, proclamato lo sciopero nazionale il 28 marzo

Il prossimo 28 marzo i metalmeccanici si fermano per 8 ore. Le sigle Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero nazionale, con manifestazioni provinciali e regionali nella stessa data, per chiedere la riapertura del tavolo sul contratto, scaduto ormai da nove mesi. L’annuncio è arrivato con un comunicato delle segreterie nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per chiedere un confronto con Federmeccanica e Assistal, dopo la mediazione interrotta a novembre senza successo. Il contratto riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori.

La nuova mobilitazione, che fa seguito alle 16 ore di sciopero proclamate tra dicembre e febbraio, sarà preceduta il 21 marzo – è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa unitaria – da tre assemblee in cui è attesa la presenza di migliaia di delegati, che si svolgeranno in contemporanea al nord, al centro e al sud Italia. Una settimana più tardi invece verranno organizzati presidi davanti agli ingressi delle fabbriche, una mobilitazione diffusa su tutto il territorio nazionale.

In previsione della scadenza del contratto a fine giugno 2024, il 30 maggio era iniziata la contrattazione, interrottasi il 12 novembre dopo otto incontri. Federmeccanica e Assistal hanno «presentato una vera e propria contropiattaforma – questa l’accusa dei sindacati – dimostrando di voler cambiare le regole del modello contrattuale che nella sostanza significa nessun aumento certo per i prossimi anni, ma tutto legato all’andamento dell’inflazione disconoscendo quanto già pattuito nel 2021».


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