Lazio

metà dei punti campionati fuori legge

Il mare del Lazio non sta bene. È un verdetto senza sconti quello emerso dal monitoraggio estivo di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, che da 39 anni percorre le coste italiane per raccontarne lo stato di salute.

E quest’anno, per la nostra regione, i risultati non sono incoraggianti: 12 punti su 24 campionati sono risultati oltre i limiti di legge, di cui ben 11 fortemente inquinati. Otto di questi si trovano proprio dove i fiumi si tuffano nel mare, le foci: il vero tallone d’Achille della balneazione laziale.

I tecnici e volontari di Legambiente hanno effettuato i prelievi tra il 14 e il 17 luglio, sia a mare che alla foce di fiumi e canali.

Le analisi sono state eseguite in laboratori locali, verificando la presenza di batteri come Escherichia coli ed enterococchi intestinali. I risultati raccontano una storia fatta di scarichi abusivi, depuratori inefficienti e controlli spesso insufficienti.

Sette ferite aperte nella provincia di Roma

Nella provincia di Roma le criticità sono gravi e diffuse: fortemente inquinati risultano il canale su via Aurelia (Santa Marinella), la foce del Fosso Zambra a Marina di Cerveteri, il Rio Vaccina a Ladispoli e il fiume Tevere tra Ostia e Fiumicino. A sud del Tevere, altre situazioni critiche a Marina di Ardea (foce del Fosso Grande), al Lido dei Gigli di Anzio e al canale Loricina a Nettuno, dove – nonostante i cartelli di divieto – numerosi bagnanti si facevano il bagno al momento del prelievo.

Anche Viterbo e Latina non stanno meglio

In provincia di Viterbo, l’inquinamento è stato rilevato alla foce del fiume Marta, a Tarquinia. In provincia di Latina, 4 punti sono oltre i limiti di legge: a Foce Verde (Latina), alla foce del rio Santacroce (Formia), allo sbocco del canale di scolo a Scauri e di fronte alla foce del Rio Recillo a Minturno. Zone frequentate, spesso affollate, dove la balneazione avviene inconsapevolmente in acque potenzialmente pericolose.

Non solo denuncia, ma proposta

«Il sistema di depurazione va migliorato e va fermato il fenomeno degli scarichi abusivi», commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. «Otto punti su dodici oltre i limiti si trovano proprio alle foci, e troppi sono in aree ad altissima frequentazione turistica. Bisogna agire con urgenza se vogliamo tutelare salute e economia locale».

Ma c’è anche qualche segnale positivo: la metà dei campioni è risultata entro i limiti di legge. Ad esempio, sono risultati puliti i tratti di mare a Fregene (foce dell’Arrone), a Ostia (canale dei Pescatori), a Torvajanica (canale Crocetta) e persino a Marina di Ardea, alla foce del Rio Torto. Buoni i dati anche in provincia di Latina, a San Felice Circeo, Terracina, Fondi, Sperlonga e Gaeta.

Il progetto europeo per la resilienza costiera

Durante l’approdo di Goletta Verde, i Comuni di Formia e Gaeta hanno firmato il protocollo d’intesa per aderire al progetto europeo Life A_GreeNet, che punta alla rigenerazione del verde urbano e alla resilienza climatica delle città costiere. Una scelta importante, che guarda avanti.

L’impegno continua

«Goletta Verde non rilascia patenti di balneabilità, ma segnala problemi da risolvere», spiega Martina Palmisano, portavoce nazionale della campagna. «Il nostro obiettivo è stimolare le istituzioni a fare di più: migliorare gli impianti, contrastare gli scarichi illegali e proteggere una risorsa fondamentale come il mare».

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