Scienza e tecnologia

Messenger chiude su Windows e macOS: cosa significa per chi lo usa e quali sono le alternative

Meta ha annunciato che chiuderà le app di Messenger per Windows e macOS. Come riportato da The Verge, la versione per Windows ha iniziato ad avvisare gli utenti che non sarà più disponibile dal 14 dicembre 2025, con la rimozione definitiva prevista anche per macOS.

Da quella data, Messenger potrà essere utilizzato solo via browser, tramite messenger.com o direttamente dal sito di Facebook. Le app desktop erano state introdotte per offrire un’esperienza più rapida e indipendente dal web, ma nel tempo sono state superate dalle versioni mobili e dalla nuova interfaccia web, oggi considerata da Meta “più completa e sicura”.

Cosa cambia per gli utenti

La chiusura delle app desktop di Messenger significa che, a partire dal 14 dicembre 2025, non sarà più possibile utilizzare il servizio come programma installato su Windows o macOS. Gli utenti dovranno accedere alle proprie chat esclusivamente da browser o tramite l’app mobile di Facebook e Messenger, già integrata su Android e iOS.

Su Windows si potrà usare anche l’app desktop di Facebook, che integra anche Messenger e che si trova anche sul Microsoft Store.

Le notifiche e i messaggi istantanei continueranno a funzionare sul web, ma spariranno alcune funzioni legate all’app nativa, come l’integrazione con la barra delle applicazioni e la gestione diretta dei file locali. In compenso, Meta sta spingendo verso la nuova versione web di Messenger, lanciata pochi mesi fa con un’interfaccia ridisegnata, prestazioni migliori e supporto al tema scuro.

Chi utilizza Messenger in ambito lavorativo potrà comunque accedere a tutte le conversazioni attraverso messenger.com, ma l’azienda consiglia di salvare eventuali file o allegati importanti prima della rimozione dell’app.

Un altro passo verso il Messenger “unificato”

La rimozione delle app desktop si inserisce in un piano più ampio di semplificazione delle piattaforme di messaggistica di Meta. L’azienda sta progressivamente riducendo il numero di applicazioni separate per concentrare le proprie risorse su Messenger, Instagram Direct e Threads, che nei prossimi mesi condivideranno una base tecnologica comune.

Negli ultimi anni, Meta ha già chiuso Workplace Chat, l’app aziendale collegata alla sua piattaforma per il lavoro, e ha introdotto una nuova versione web di Messenger capace di integrarsi meglio con Facebook e gli altri servizi del gruppo. L’obiettivo è creare un ecosistema più coerente, in cui messaggi, chiamate e contenuti multimediali possano essere scambiati da un’unica infrastruttura, indipendentemente dal dispositivo utilizzato.

Questa scelta riduce la frammentazione ma segna anche la fine di un’era: le versioni desktop di Messenger erano state lanciate per competere con app come Skype o Telegram, offrendo chat e videochiamate dirette dal computer. Oggi, invece, Meta punta su un modello sempre più orientato al browser e al mobile, dove si concentra la maggior parte degli utenti attivi.


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