Messa di insediamento di Papa Leone XIV: ecco chi ci sarà domenica a Roma
Mai come in questo periodo Roma, ma sarebbe meglio dire il Vaticano, è al centro del mondo. Solo alcune settimane fa la Capitale ha accolto i potenti del mondo per i funerali di Papa Francesco e ora si prepara al bis, per un’occasione strettamente collegata.
Domenica 18 maggio alle 10, infatti, Leone XIV celebrerà la messa solenne che segnerà l’inizio del suo pontificato. La cerimonia sarà aperta ai fedeli – oltre 250.000 quelli attesi secondo le stime – ma come fu per l’ultimo saluto a Bergoglio, anche in questo caso a scatenare la curiosità della vigilia è la lista dei presenti noti.
Nonostante si tratti del primo pontefice born in Usa,Donald Trump non sarà presente alla prima di Robert Francis Prevost, ma manderà il suo vice JD Vance, già atterrato a Roma un mese fa per un viaggio con la moglie Usha Chilukuri, e probabilmente il segretario di Stato Marco Rubio. Sono entrambi cattolici.
Per l’Italia, in Piazza San Pietro non mancherà sicuramente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affiancato con ogni probabilità dalla figlia Laura, sempre presente nelle occasioni ufficiali. Attesa anche la premier Giorgia Meloni. Inviti recapitati anche al presidente della Camera Lorenzo Fontana, a quello del Senato Ignazio La Russa, al ministro degli Esteri Antonio Tajani e al presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, che molto probabilmente risponderanno presente.
Oltrepassando i confini nazionali, ha già fatto sapere che non mancherà la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, così come sembra praticamente certo l’arrivo di molti altri leader, da quello francese Emmanuel Macron al britannico Keir Starmer, che come già successo in occasione dei funerali di Papa Francesco potrebbero approfittare della situazione per brevi, ma si spera proficui, summit. Magari volti a promuovere quella pace invocata fin dal suo discorso dal balcone di San Pietro, proprio dal nuovo pontefice.
Ha confermato la sua presenza Volodymyr Zelensky, mentre c’è grande attesa per alcuni neo eletti, come il cancelliere tedesco Friedrich Merz, che il 6 maggio è succeduto di Olaf Scholz; il nuovo premier canadese Mark Carney, e quello australiano Anthony Albanese, fresco di rielezione.
Da Israele dovrebbe arrivare il presidente della Repubblica Isaac Herzog. Non ci sarà dall’Argentina Javier Milei: nello stesso giorno ci sono le elezioni amministrative a Buenos Aires.
Chi sperava di rivedere in Italia Re Carlo, a poche settimane di distanza dal suo viaggio di anniversario di nozze passato nel nostro Paese rimarrà deluso visto che Buckingham Palace ha già fatto sapere che né lui né il figlio William, presente ai funerali di Papa Francesco, saranno alla prima messa del suo successore. La questione è protocollare: il re d’Inghilterra non è tenuto ad andare a funerali o insediamenti di altri capi di Stato. A rappresentare la famiglia Windsor sarà invece il principe Edoardo, figlio minore di Elisabetta II e fratello di Carlo, nonché duca di Edimburgo. Non si sa ancora se da solo o insieme alla moglie, la duchessa Sophie. Ci sarà però il premier britannico Keir Starmer.
Restando in tema di teste coronate dovrebbero esserci, ma il condizionale è d’obbligo, Felipe VI di Spagna e la regina Letizia. Solo lei e Mathilde del Belgio che sarà a Roma con il marito avranno il privilegio del bianco in quanto regine cattoliche. Da Monaco, invece, dovrebbe arrivare il principe Alberto con la moglie Charlene come per il funerale di papa Francesco. A differenza delle esequie di Bergoglio ci saranno la regina d’Olanda Maxima ed entrambi i reali della Danimarca. Per la Svezia l’erede al trono Victoria.
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