Mercato immobiliare, aumentano le richieste per aree periferiche e mutui green
L’immobiliare italiano cambia fisionomia, si evolve e si espande in nuove direzioni. A offrirne un’analisi approfondita è l’ultima edizione del Real Estate Data Hub, l’approfondimento semestrale del mercato immobiliare residenziale e commerciale in Italia realizzato da Remax Italia, Yard Reaas e 24Max. Lo studio, che si concentra sul 2024 anticipando al contempo le prospettive per il 2025, si è soffermato particolarmente sulle dinamiche di quattro città (Milano, Roma, Bari e Torino) insieme alle rispettive regioni.
Il mercato residenziale, dopo il calo del primo semestre, ha segnato una progressiva ripresa con una crescita delle compravendite e un aumento medio dei prezzi superiore al 3%. La percentuale maggiore delle transazioni è avvenuta in Lombardia (35% del totale) e, parlando di singole città, a Milano, seguita da Roma e Torino. Il trilocale è la tipologia più richiesta, soprattutto al Nord (46% delle preferenze), mentre al Sud si guarda sempre più a soluzioni con quattro o più locali. Da sottolineare l’espansione della domanda verso zone periferiche ben collegate, sintomo di una maggiore attenzione per la qualità della vita. A tal proposito, il fondatore e ad di Remax Italia, Dario Castiglia, commenta: “Non è più solo una questione di metri quadri, ma di servizi, contesto, benessere. Il mercato sta trovando nuova linfa grazie alla maggiore offerta in aree fino a pochi anni fa considerate secondarie. Guardando al 2025, le prospettive per il mercato immobiliare restano positive. Le previsioni attuali indicano la possibilità di ulteriori ribassi dei tassi di interesse, un fattore che potrebbe stimolare ulteriormente la domanda, rafforzando la fase di crescita del settore”.
Passando al mercato dei mutui, il report sottolinea il contesto positivo rappresentato dal taglio dei tassi Bce e da strumenti di agevolazione come il Fondo di Garanzia Prima Casa, che favoriscono un ritorno alla progettualità, specie da parte delle giovani famiglie. La quasi totalità dei mutui (97,5%) viene attivata per l’acquisto della prima casa, solitamente a tasso fisso (97,8%). La fascia di età più attiva in questo senso è quella tra i 35 e i 44 anni (34% dei richiedenti), seguita da quella tra i 25 e i 34 anni (32,4%). In crescita costante la richiesta di mutui green, arrivata a superare il 10% del totale.
Ci sono poi gli altri comparti del mercato, a cominciare dal retail, che registra un volume di investimenti record e una crescita distribuita in modo diffusa sul territorio nazionale, e che fa trapelare prospettive positive per il resto del 2025. Il direzionale conferma l’interesse per spazi flessibili, ben localizzati e adatti a modelli di lavoro ibridi, con una sempre maggiore attenzione per immobili di nuova generazione conformi ai modelli Esg. Sono infine da citare il comparto della logistica, che evidenzia una buona tenuta complessiva, e quello ricettivo, che si mantiene stabile anche grazie al crescente interesse per l’hospitality di lusso.
“Stiamo assistendo al consolidamento di alcuni macro-trend, come la crescente rilevanza dei fattori Esg, evidenziata, ad esempio, dalla diffusione dei finanziamenti green e dall’orientamento delle scelte di investitori e tenant, non solo nel segmento direzionale”, spiega Laura Piantanida di Yard Reaas. “Parallelamente si rafforza il ruolo dei servizi a supporto degli immobili e dei loro occupanti: è il caso del Build to Rent, asset class che si sta affermando anche nel mercato italiano”.
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