Mercato immobiliare, Arezzo col freno tirato. Volano le compravendite in Toscana
Va a rilento il mercato immobiliare aretino. E’ quanto emerge dal report elaborato da Immobiliare.it Insights – la proptech company specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare del gruppo Immobiliare.it – per Confcommercio Toscana e Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) Toscana. Mentre il mercato immobiliare italiano continua a crescere (nei primi 6 mesi dell’anno registrati aumenti sia nei prezzi di vendita, +2%, che nei canoni di affitto, +5,5%), e anche la Toscana è allineata a questi trend ci sono città come Arezzo in cui il mercato è leggermente rallentato.
I dati nazionali
A livello nazionale, nel confronto tra il secondo semestre del 2024 e il primo semestre del 2025, la domanda di acquisto segna una forte ripresa (+13,9%) a fronte di un’offerta comunque in rialzo (+4,4%), mentre il mercato degli affitti registra un’impennata dell’offerta (+15,6%) e una forte flessione della domanda (-9,2%).
Cosa accade in Toscana e ad Arezzo
In Toscana la domanda d’acquisto mostra segnali positivi in quasi tutti i territori tra gennaio e giugno. Le uniche voci del coro sono la provincia di Arezzo e il comune di Massa, che sperimentano lievissimi cali ( rispettivamente -0,4% e -1,9%). Fatta eccezione per queste due città, i prezzi sono saliti ovunque: l’incremento più sostanzioso è quello del comune di Prato (+5,7%), seguito da quello di Firenze (+5,3%). Per Arezzo e Massa cali dello 0,7 e del 2,8 per cento. L’offerta di case in vendita, infine, nonostante la crescita della richiesta, sale in gran parte delle aree, ma fanno da contraltare, tra gli altri, il comune e la provincia di Siena, giù del 4,9% e del 3,9% rispettivamente.
I costi
In calo anche il prezzo al metro quadrato. In provincia di Arezzo nel primo semestre del 2025 si avuto il più basso della Toscana: 1447 euro in media al metro quadrato. Il prezzo medio regionale di vendita, alla fine di giugno, era di 2.573 euro al metro quadrato (+3,1% da inizio anno). La media più alta si registra nel comune di Firenze (4.577 euro/mq).
Gli affitti
Poi l’universo delle locazioni. In tutta la Toscana l’offerta cresce: soprattutto nelle province di Firenze (+34%) e Livorno (+28,6%). Massa Carrara è l’unica area in cui lo stock disponibile diminuisce sia nella provincia che nei due comuni capoluogo. In calo la domanda, fatta eccezione per il comune e la provincia di Grosseto, che registrano un’ascesa del 43,6% e del 42% rispettivamente.
I canoni medi di locazione aumentano a livello regionale (+5,4%), ma si abbassano nel comune di Lucca (-2%) e in provincia di Pistoia (-1,9%). Restano stabili quelli della provincia di Arezzo (+0,2%). Il prezzo medio regionale è di 15,8 euro al metro quadrato, con punte fino a oltre 21 euro a Firenze, seconda città più cara nella Penisola per affittare alle spalle di Milano.
“Il mercato immobiliare toscano si muove in linea con il trend nazionale, mostrando segnali di vivacità sia sul fronte delle compravendite che delle locazioni. In particolare, Firenze evidenzia un incremento deciso dei canoni di affitto, tanto da avvicinarsi sempre più ai livelli di Milano, che resta il mercato più caro del Paese. Questo andamento riflette una crescente attrattività del capoluogo toscano, legata a fattori economici, turistici e culturali, ma apre anche a riflessioni sulla sostenibilità dell’accesso alla casa nelle aree a maggiore pressione abitativa”, afferma Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it.
Quello che emerge dalla fotografia di questa ricerca è molto più di un semplice dato di mercato: è uno specchio delle trasformazioni sociali ed economiche in corso. La crescita degli affitti transitori, la compressione dell’offerta abitativa stabile, la polarizzazione dei prezzi tra le province sono segnali chiari. La politica, a livello regionale e nazionale, è chiamata a dare risposte strutturali su fiscalità, pianificazione urbana e sostegno all’accesso alla casa”, dichiara il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.
“Come Fimaa – aggiunge il presidente degli agenti immobiliari toscani di Confcommercio Carlo Barbagli – crediamo che i dati debbano essere la base per costruire decisioni pubbliche eque ed efficaci. Per questo abbiamo voluto questa analisi, sotto l’egida di Confcommercio Toscana e con la professionalità di Immobiliare.it”.
Lo studio nasce infatti dalla collaborazione tra Confcommercio Toscana, Fimaa Toscana e Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it. “Una sinergia – sottolinea Barbagli – che ha permesso di elaborare una mappatura dettagliata dell’andamento di vendita e locazione in ogni provincia toscana, offrendo agli operatori economici e ai decisori pubblici uno strumento prezioso di lettura del mercato”.
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