Umbria

Mercato del lavoro, in Umbria invecchiamento più marcato rispetto al resto d’Italia


L’Umbria affronta una sfida cruciale nel suo mercato del lavoro: l’invecchiamento costante della forza lavoro e il calo della quota di giovani under 35 tra gli occupati. Secondo i dati presentati sabato dalla Camera di commercio dell’Umbria, i giovani rappresentano oggi solo il 20,7 per cento degli occupati totali, mentre gli over 50 superano il 41 per cento. Un fenomeno che riflette un trend nazionale ma che, in Umbria, assume contorni più marcati. Negli ultimi cinque anni, la quota di giovani occupati in Umbria è scesa dal 21,1 al 20,7 per cento, mentre quella degli over 50 è aumentata dal 39,6 al 41,6 per cento. In valori assoluti, gli under 35 sono cresciuti di appena mille unità, passando da 74 mila nel 2018 a 75 mila nel 2023. Al contrario, gli over 50 sono aumentati di ben 23mila unità nello stesso periodo, raggiungendo le 151mila persone.

I dati A livello nazionale, i giovani under 35 hanno mantenuto una quota più stabile, passando dal 22 al 22,8 per cento degli occupati. Questo risultato è stato possibile grazie a politiche di formazione e transizione scuola-lavoro che, sebbene in miglioramento, in Umbria non hanno avuto un impatto sufficiente per contrastare l’«inverno demografico». Secondo Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell’Umbria, il crollo delle nascite in Italia, che si protrae da decenni, è una delle radici del problema. La riduzione della popolazione giovane si combina con politiche pensionistiche che spingono i lavoratori a rimanere attivi più a lungo. Questo duplice fenomeno influisce sull’equilibrio intergenerazionale, rendendo sempre più complesso il ricambio generazionale.

Le strategie Inoltre, l’Umbria fatica ad attrarre e trattenere giovani lavoratori, nonostante il miglioramento del tasso di occupazione giovanile (dal 44,2 al 46,4 per cento). Le opportunità di lavoro non riescono a competere con quelle offerte da altre regioni o Paesi europei, causando una fuga di talenti. Per invertire la tendenza, la Camera di Commercio dell’Umbria sottolinea l’importanza di un approccio integrato basato in primis sul rafforzamento della transizione scuola-lavoro, e in particolare sulla collaborazione con le scuole; la Camera parla poi di incentivare l’attrattività aziendale, offrendo condizioni di lavoro più flessibili e inclusive, con un focus particolare sulla conciliazione tra vita professionale e personale; infine occorrerebbe adottare strategie di age management, valorizzando l’esperienza dei lavoratori senior e favorendo la collaborazione intergenerazionale e il trasferimento di competenze.

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