Meno ‘portoghesi’, ma l’evasione resta anche coi tornelli. Per la minoranza: “Spesso non funzionano” – Torino Oggi
A fine novembre sono stati 2 milioni 217mila i controlli effettuati nel 2024 a bordo di mezzi Gtt con 183mila multe comminate. Questo vuol dire che i “portoghesi” pinzati su bus e tram di Torino sono il 6,7%. Un dato che parrebbe dai primi riscontri essere in leggero calo rispetto allo scorso anno, quando al finire del 2023 furono 150mila multati a fronte di 2milioni e 100 controlli che attestarono la percentuale di evasione al 7%. E, stando ai dati di alcuni anni fa fornito da Gtt, il tasso era del 15%.
Se il dato migliora, la questione resta comunque un problema di entrate nel Gruppo Torinese Trasporti, e, a cascata, sui servizi del trasporto pubblico locale.
Difficile fare una stima dell’evasione
Il dato rimane sottostimato. Basti pensare a quanto accaduto il 18 settembre in un’operazione capillare su 16 linee della GTT, dove è risultato che su 535 persone controllate, 170 erano sprovviste del titolo di viaggio. Praticamente uno su tre.
E in alcune linee il tasso è arrivato al 45%, praticamente quasi la metà viaggiava gratis a spese di chi regolarmente “bippa”.
Gli strumenti a disposizione
Negli anni si è intervenuti con varie iniziative tra cui c’è il potenziamento dei controlli, sia in borghese che non. Effettuati da 70 controllori Gtt e 40 della ditta esterna. In più, in orario serale, accade che i controlli vengano effettuati congiuntamente con le forze dell’ordine nelle zone più critiche. Da Porta Nuova a Porta Palazzo, ma spesso si spingono fino a Settimo Torinese.
Dove sono i tornelli
C’è poi il tornello. Questo strumento è stato introdotto sui mezzi a partire dal 2019, quando arrivarono i primi bus elettrici. Oggi sono collocati su 26 mezzi nelle linee 44, 19, 6, S1 e S2. Il costo di installazione è di 7.000 euro e, per ragioni di sicurezza imposte dalla Motorizzazione, si possono mettere solo nella porta di ingresso davanti.
La mozione di Firrao
Proprio sul potenziamento dei tornelli su bus e tram Gtt è stata presenta una mozione dal consigliere di minoranza Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) che impegna il sindaco e l’assessore competente a introdurre un sistema che renda obbligatoria la validazione del biglietto per poter salire sui mezzi pubblici.
“Serve una lotta ai furbetti – sostiene Firrao – per aver più risorse per affrontare le problematiche quotidiane. La mia proposta è di aumentare il numero di linee progressivamente fino ad arrivare al 100% dei mezzi provvisti di tornelli”.
Per Gtt: “Con tornello, non diminuisce evasione”
Dai dati portati in commissione da Gtt il tornello non risolve in toto il problema dell’evasione. Per esempio sulla linea 6 la percentuale di evasione è poco sopra alle media totale (6,84%), mentre sul 19 sfiora il 10%. Un dato superiore alle media anche sul 44, l’ultima delle linee dove è stato introdotto questo dispositivo.
Nove volte su 10 non funzionano
In fase di dibattito c’è stato chi però, come la consigliera Sivlia Damilano appartenente allo stesso gruppo di Firrao, sostiene che, per esempio, sul 19: “Nove volte su dieci il tornello non funziona”. Un aspetto che, quindi, per le minoranze, influenzerebbe il dato sull’evasione.
Il dibattito e la richiesta di emendare
Sul tema sono intervenuti i consiglieri Magazzù (PD), che ha parlato di un ‘problema culturale’ e proposto di rivedere la mozione originale con alcuni emendamenti. Scanderebech (FI), che aveva presentato una mozione sul tema già nel 2006 e che si ritiene favorevole all’installazione di nuovi tornelli da sperimentare su altre linee. Per Greco (PD) e Iannò (Gruppo Misto) non si può paragonare Torino con città come New York e Londra, anche in termini di “entrate”, paragonando il prezzo degli abbonamenti di Torino con quelli di altre città europee. Per Garcea (FI), il tornello è anche un deterrente per la sicurezza e sfrutta il tema per attaccare la sinistra ecologista che vuole il biglietto gratis per tutti. Di contro Busconi (AVS) si appella alle legge regionale promossa da Cirio, di centrodestra, che vorrebbe introdurre il biglietto gratuito per gli under 26, ‘proposta che ci trova d’accordo e risolverebbe in parte il problema di chi non bippa, oltre a inserirci sull’inda degli obiettivi 2030 sulla decarbonizzazione’. C’è chi poi, come Garione (Moderati) di effettuare un’analisi costi e benefici sull’efficacia dei tornelli.
Gli incassi dalle multe
Sul finire Gtt ha anche fornito i dati di quelle che sono state le entrate dalle multe: sono 4 milioni e mezzo di euro effettivamente incassati, di cui il 40% riscossi imeddiatamente con la multa da 37 euro pagati a bordo. Aumenta anche l’acquisto in digitale: sono ora il 38% delle vendite.
Atto sospeso
Il consigliere Firrao ha poi scelto si sospendere l’atto viste le diverse richieste di emendare: “Il tema resta importante per la nostra città – ha concluso l’intestatario della mozione – Siamo il secondo biglietto più caro d’italia, ma non il servizio di trasporto pubblico migliore. Giusto confrontarsi con realtà che funzionano perché dobbiamo ambire al meglio. Altrimenti continueremo ad essere provinciali”.