Meloni d’Arabia al bilaterale con Bin Salman sotto la tenda nel deserto: “Accordi per 10 miliardi di dollari”
“È di 10 miliardi di dollari il valore economico degli accordi firmati oggi”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il bilaterale con il principe saudita Mohammad bin Salman a gambe incrociate, sui tappeti tradizionali, nel campo tendato del primo ministro allestito in una zona desertica di AlUla. “Durante l’incontro – riferisce una nota di Palazzo Chigi – i due leader hanno firmato una dichiarazione congiunta che eleva i rapporti bilaterali a un partenariato strategico, avviando una cooperazione strutturata. Tra le iniziative concordate, l’organizzazione nei prossimi mesi di un business forum settoriale e l’avvio di un processo per definire un piano d’azione con priorità condivise”.
A seguire la cerimonia di firma della dichiarazione congiunta sulla partnership strategica e un pranzo di lavoro. E poi una tavola rotonda con i rappresentanti di imprese dei due paesi nel corso della quale Meloni ha snocciolato la cifra: “Spero che continueremo a firmare intese e costruire cose su questi accordi – ha aggiunto -. È stato un soggiorno bello e lo considero l’inizio di qualcosa di nuovo”. Tra gli italiani presenti, l’ad di Leonardo Roberto Cingolani, per un’intesa con i sauditi sugli elicotteri. In programma anche accordi su mobilità sostenibile, cooperazione energetica, sport e tutela del patrimonio culturale e archeologico.
Quelli siglati con l’Arabia Saudita, “sono accordi che prevedono una collaborazione di natura strategica, tecnologica, come per esempio con il Kaust, che è il centro di ricerca ed è a tutti gli effetti una facoltà di ingegneria e tecnologia” e poi c’è “anche un accordo di collaborazione industriale per allargare anche al civile l’interesse a condividere know-how nella costruzione di navi”, ha detto Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri. “È molto concreto, lo stiamo veramente trattando. Ovviamente c’è una parte governativa che comanda”, sono invece le parole di Cingolani sull’interesse dei sauditi a entrare nel Gcap, il programma di Italia, Gran Bretagna e Giappone per la creazione di un nuovo caccia da combattimento.
“Noi abbiamo già firmato un accordo” con l’Arabia Saudita, “la fabbrica partirà nel secondo trimestre di quest’anno, quindi da aprile: la fabbrica è 25% noi, 75% Pif (Public Investment Fund, fondo sovrano dell’Arabia Saudita), la gestione è nostra e produrrà a regime 3 milioni e mezzo di pneumatici, di cui circa un milione e mezzo marca Pirelli e il resto con un brand locale, questo è il quadro”, ha detto l’ad di Pirelli, Marco Tronchetti Provera. Meloni lunedì volerà poi in Bahrein per un bilaterale con il Re Hamad Bin Isa Al Khalifa.
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