Mediobanca: Caltagirone replica a Nagel, non ha detto falsità? le ha scritte
Le affermazioni dell’amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel inerenti all’offerta di Mps sono false. Lo ribadisce l’ufficio stampa del Gruppo Caltagirone, alimentando ulteriormente il botta e risposta di oggi a colpi di comunicati.
«Il dottor Nagel – si legge nella nota – nega di aver mai fatto commenti su ABB del 13 novembre 2024 nella sua illustrazione del documento Mediobanca dell’11 luglio. È bene che si legga quanto ha scritto su detto documento a pagina 81 che qui si riporta: “tali anomalie includono il fatto che (i) i quattro offerenti hanno presentato pressoché simultaneamente offerte con lo stesso identico premio (5%) rispetto al prezzo delle azioni Mps”. È quindi vero che non lo ha detto, lo ha scritto! Si ribadisce che quanto sopra è falso» sottolinea la nota.
Quanto all’acquisto di azioni Mps nel periodo precedente l’Assemblea, «nonostante con ritagli di giornali si cerchi di mistificare i fatti, si ribadisce che oltre due mesi prima dell’Assemblea Mps del 17 aprile, il Gruppo Caltagirone aveva già raggiunto la soglia del 9 per cento. Quindi inequivocabilmente quanto dichiarato è falso. Questo a tutela di un’informazione corretta e trasparente al mercato» conclude la nota.
Nella nota precedente, sottolineava, inoltre: È «falso che il Gruppo Caltagirone abbia offerto lo stesso prezzo degli altri aggiudicatari nella procedura di Accelerated bookbuilding con la quale in data 13 novembre 2024 il Mef ha ceduto partecipazioni in Mps, come dimostra il fatto che il prezzo offerto dal Gruppo Caltagirone era superiore a quello di aggiudicazione, il che dimostra che esistevano offerte a prezzo inferiore a cui il prezzo finale fissato dal bookrunner si è allineato».
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