Medio Oriente, Israele ordina l’evacuazione di Gaza City. Khan Yunis “zona umanitaria” – Il Tempo

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ordinato alla popolazione di Gaza City di evacuare verso sud, indicando Khan Yunis come “zona umanitaria”. L’annuncio è arrivato via Telegram, con allegata una mappa dell’area. Secondo l’esercito, nell’ambito dell’operazione Carri di Gedeone II, la zona comprenderà ospedali da campo, condutture idriche, impianti di desalinizzazione e distribuzione di beni essenziali, gestiti in coordinamento con i partner internazionali. Le Nazioni Unite hanno preso le distanze dalla decisione, definita unilaterale. Olga Cherevko, portavoce dell’Ufficio Onu per gli Affari Umanitari, ha ribadito che l’organizzazione resterà a Gaza City per fornire aiuti e ha avvertito che la nuova offensiva rischia di aggravare la catastrofe umanitaria. Le Idf hanno confermato di aver bombardato un grattacielo a Gaza City, sostenendo che fosse usato da Hamas per attività di sorveglianza e comando, con postazioni di osservazione, ordigni esplosivi e infrastrutture sotterranee. L’esercito afferma di aver adottato misure preventive per limitare le vittime civili. Hamas ha respinto le accuse, sostenendo che l’edificio fosse residenziale e abitato solo da civili. Secondo fonti ospedaliere citate da Al-Jazeera, almeno 62 persone sono morte in attacchi israeliani nella sola giornata di sabato, 41 delle quali a Gaza City e nel nord della Striscia. Fra le vittime, due civili sono stati uccisi in un accampamento di tende ad al-Mawasi, nell’area indicata da Israele come “umanitaria”. Medici Senza Frontiere denuncia “bombardamenti incessanti” e ospedali al collasso.

“Evacuare pazienti critici, compresi neonati, è impossibile”, ha spiegato la coordinatrice Esperanza Santos. Secondo Save the Children sono oltre 20mila i bambini palestinesi uccisi in 23mesi di guerra a Gaza. Critiche anche dall’Egitto. Il ministro degli Esteri Badr Abdelatty ha definito “assurdo” parlare di evacuazioni volontarie: “Si tratta di carestia indotta dall’uomo per cacciare i residenti dalle loro terre”. La regina di Giordania Rania al-Abdullah, in una conferenza in Messico, ha accusato Israele di “affamare un’intera popolazione sotto assedio”, parlando di “distruzione catastrofica” e di “giornalisti uccisi impunemente”. “Non esiste un mondo in cui sia giustificabile bombardare ospedali o far morire di fame i bambini”, ha dichiarato. Sul piano internazionale, gli Stati Uniti hanno confermato di essere impegnati in “serrati negoziati” con Hamas per il rilascio degli ostaggi ancora prigionieri.

Il presidente Donald Trump ha avvertito che, in caso di mancata liberazione, “sarà una situazione dura” per Hamas, pur precisando che la decisione finale spetta a Israele. Trump ha aggiunto di temere che alcuni dei 20 ostaggi presumibilmente vivi a Gaza possano essere “morti di recente”. “Spero che non sia vero”, ha dichiarato. Intanto la tensione cresce anche fuori dal Medioriente. In Spagna, il team ciclistico Israel Premier Tech correrà la Vuelta con maglie modificate che mostrano solo una Stella di David, senza la scritta ‘Israele’, per motivi di sicurezza dopo proteste filo-palestinesi. Nel Regno Unito, la società israeliana Elbit Systems ha chiuso i suoi uffici a Bristol dopo proteste e raid di attivisti di Palestine Action. A Londra la polizia ha arrestato circa 150 dei 1.500 manifestanti radunati davanti al Parlamento per sfidare il divieto imposto a Palestine Action, ora classificato come organizzazione terroristica. “Mi oppongo al genocidio, sostengo Palestine Action”, si leggeva sui cartelli.
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