medici in fuga dal sistema sanitario nazionale
A fine 2024 si è tenuta l’annuale assemblea ordinaria dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Udine. Il presidente Gian Luigi Tiberio ha sottolineato il dato positivo relativo all’iscrizione di nuovi medici. Nel corso del 2024, è stato infatti registrato un incremento di 34 medici e 4 odontoiatri. Tiberio dedica anche un ricordo ai 25 colleghi scomparsi: “Li ricordiamo con la meritata considerazione di aver svolto la professione con incessante impegno, serietà, coraggio e dedizione”.
I numeri
Albo medici chirurghi: 3772 (compresi doppi iscritti),
Solo medici chirurghi: 3540
Albo odontoiatri: 541 (compresi doppi iscritti)
Doppi iscritti: 232
Solo odontoiatri: 309
Società tra professionisti: 8
Per un totale di persone fisiche iscritte: 4081
Per l’albo Medici:
95 nuove iscrizioni di cui, 77 per prima iscrizione, 18 per trasferimento;
61 cancellazioni di cui, 25 per decesso, 24 per trasferimento da altro ordine, 4 per trasferimento
all’estero, 6 per cessata attività, 2 per rinuncia di iscrizione all’albo.
Incremento iscritti 34
Per l’albo Odontoiatri:
10 nuove iscrizioni di cui, tutte prime iscrizioni;
6 cancellazioni
Incremento iscritti 4
Con un saldo positivo totale di 38 iscritti
Le criticità
“Anche quest’anno dobbiamo prendere atto che l’assemblea ordinaria cade in un momento storico unico e particolare”, ha sottolineato Tiberio. “Le perduranti guerre e la conseguente crisi congiunturale continuano a porre in evidenza in modo preoccupante le carenze del nostro Servizio sanitario, frutto di decenni di tagli lineari e di politiche che hanno visto la salute e i suoi professionisti come costi su cui risparmiare e non come risorse sulle quali investire. Sembra che tra i decisori politici e il vissuto della gente vi sia una incomprensibile incomunicabilità. Eppure i dati rilevati dalle varie indagini demoscopiche indicano chiaramente come la priorità per gli italiani resti la sanità ed i problemi principali ad essa correlati: interminabili tempi di attesa per visite ed esami, affollamento dei pronto soccorso, impossibilità di trovare un medico o un pediatra di famiglia vicino casa, inaccettabili diseguaglianze regionali e locali, migrazione sanitaria, aumento della spesa privata sino all’impoverimento delle famiglie e alla rinuncia alle cure”. L’ordine riconosce l’incremento del finanziamento del Fondo sanitario nazionale, “però – sottolinea Tiberio – per svariate ragioni tra cui l’aumento reale dei prezzi e dei bisogni sanitari è stato di fatto reso vano”.
Forte è il disagio della professione medica ad ogni livello, sia in ospedale che sul territorio, che si caratterizza anche con la tendenza al pensionamento anticipato, alla fuoriuscita dal sistema pubblico che in più occasioni abbiamo segnalato e che richiede una risposta adeguata. “Forte è il disagio anche nella popolazione, i cittadini hanno sempre più difficoltà a scegliere il proprio medico di medicina generale, e il pediatra di libera scelta, lamentano gravi impedimenti per accedere alle cure, per cui alcuni scelgono di rivolgersi al privato pagando di tasca propria. Durante la pandemia si era preso coscienza delle cose da fare per rendere più efficiente il Servizio sanitario nazionale, di quelle che erano le necessità inderogabili. Ad oggi, credo di poter affermare che le promesse fatte durante il periodo Covid siano state clamorosamente disattese”, ha commentato Tiberio.
L’emergenza
“Ci troviamo davanti a una grave emergenza: molti professionisti andranno in pensione per raggiunti limiti di età nei prossimi 4-5 anni. In particolare sono i medici di medicina generale e gli infermieri le categorie che destano maggiori preoccupazioni anche in proiezione futura. Lo stiamo già vedendo chiaramente, sono oltre 80 le zone carenti in nella provincia di Udine e le prospettive non sono rosee. Stiamo assistendo ad una progressiva fuga di professionisti dal Servizio sanitario nazionale e non solo per questioni economiche, soprattutto per qualità di vita, condizioni di lavoro non più sostenibili, per gravosità, burocrazia, carico di responsabilità e stipendi nettamente più ridotti rispetto alla media retributiva dei colleghi europei. In quest’ultimo anno la situazione non è per nulla migliorata. Bisogna fare delle scelte, non possiamo più aspettare, bisogna investire sui professionisti”. L’ultimo rilevamento prevede in provincia di Udine 84 zone carenti, addirittura oltre il 60% in più; infatti l’anno precedente erano 51. “Pertanto – dice Tberio – ben più di 80.000 persone sono senza un medico di medicina generale. E le previsioni sul futuro non sono rosee, è possibile stimare prudenzialmente nel prossimo anno un numero di oltre 120 zone carenti. I dati provenienti dal Ceformed ci dicono che delle 57 borse di studio previste l’anno scorso ne sono state occupate 38 ma ad oggi ne sono rimaste solo 21, e quest’anno su 40 borse di studio previste ne sono state occupate 31, quante ne resteranno a fine anno? Sono dati desolanti che documentano la drammatica situazione che stiamo vivendo. Confidiamo che il nostro appello non cada inesorabilmente nel vuoto.
Le guardie mediche
Perdura la grande difficoltà anche della continuità assistenziale. Non si riesce a coprire tutti i turni e in molte zone il medico incaricato si trova a dover gestire anche il territorio senza copertura, con notevole sovraccarico lavorativo. “Devo purtroppo ripetermi anche quest’anno – afferma Tiberio – il progetto di riorganizzare la medicina del territorio, di cui si parla da molti anni non decolla e devo purtroppo sottolineare con aumentata preoccupazione il perseverare nello scarso o nullo coinvolgimento dei medici nella programmazione sanitaria regionale”.
Le attività
“Fra le varie attività ordinistiche, ci siamo adoperati con costante impegno, in una continua azione di supporto scientifico e di aggiornamento professionale – spiega Tiberio – Abbiamo recentemente raccolto i dati di certificazione, che dimostrano come nel 2024 la percentuale di corsi fruiti dai professionisti è aumentata rispetto a quella dello scorso triennio, (siamo passati da una percentuale di colleghi certificati di circa il 30% a quasi l’80%). Ciò significa che c’è attenzione intorno alla formazione continua”. L’ordine ha continuato a portare avanti anche il progetto “Orientamento e potenziamento con curvatura biomedica”, elaborato dal MIUR e dalla FNOMCeO, assieme al liceo scientifico “Copernico”, a cui da un paio d’anni si è affiancato anche il liceo scientifico “Marinelli” con i corsi di orientamento alla professione organizzati dal segretario Guido Cappelletto. Inoltre, è stata ripristinata anche la “Giornata del Medico” con la consegna del premio per il raggiungimento dei 50 anni di laurea.
Source link