Trentino Alto Adige/Suedtirol

Medici di famiglia: Bolzano soffre. Ne mancano 12, al lavoro in 57  – Bolzano



BOLZANO. La crisi dei medici di famiglia è seria. In tutto l’Alto Adige sono attivi in 288, ne mancano un’ottantina.

Nel Comprensorio sanitario di Bolzano – secondo gli ultimi numeri dell’Asl – risultano in servizio 131 professionisti ma ne mancano 26.

I problemi maggiori si registrano a Bolzano città dove mancano 12 medici a fronte di 57 specialisti in servizio.

Posti tutti banditi da tempo ma solo parzialmente assegnati. Una crisi che, in vista di ulteriori pensionamenti, rischia di peggiorare a breve.

«Sono medico a Laives, non posso lavorare a Bolzano»

E sulla carenza di personale a Bolzano interviene un medico che chiede una deroga. «Ho aperto la mia attività a Laives lo scorso gennaio. In ormai quasi un anno di lavoro presso questo comune la mia crescita è stata alquanto modesta visto che sono rimasto fermo a circa un centinaio di pazienti. Ho chiesto pertanto alla Provincia il trasferimento nel comune di Bolzano dove so che attualmente la carenza ed il bisogno di medici di base è estremamente marcata rispetto ad altre zone, ma mi è stato risposto che burocraticamente non è consentito poiché la legge non prevede il trasferimento di un medico in altro comune prima che siano passati due anni dalla sua prima apertura». Il dottore chiede una deroga. «Peraltro già applicata in passato a questa normativa in quanto sia il sottoscritto che due altri colleghi che esercitano nel comune di Laives, sopravviviamo esclusivamente grazie al contributo giovani medici quando qui accanto un’area ha urgenza impellente di medici».

Fimmg: «Deroghe impossibili, c’è una legge nazionale»

Domenico Bossio, sindacalista Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale), dice che non è possibile alcun trasferimento ed alcuna deroga.

«Il collega dovrebbe sapere molto bene che, in base alla normativa nazionale, non è possibile, dopo aver firmato una convenzione per un determinato comune, spostarsi subito. Occorre attendere due anni. Non ci risulta ci siano state deroghe. Perchè sarebbe illegale». Questione confermata dall’assessorato alla sanità e dalla stessa Asl. «Devono passare i due anni canonici».

La carenza preoccupa

Preoccupa la carenza di giovani professionisti che dopo la laurea vuole specializzarsi in medicina generale. E Bolzano sconta anche caro vita, caro affitti e bilinguismo. Chi può si ferma poco più a sud. La mancanza di personale è talmente pesante per il capoluogo che l’Asl, pochi mesi fa, aveva chiesto ad una parte dei 131 professionisti che lavorano nel Comprensorio, di aumentare il numero degli assistiti in carico. In sintesi chi aveva i canonici 1.575 pazienti poteva salire di livello ed arrivare a 1.800. «Resta ancora da chiarire – avevano detto il sindacato Fimmg – – come mai la email con la richiesta sia stata inviata solo ad alcuni medici. Alcuni colleghi hanno risposto si, altri si sono detti contrari. Ci sembra assurdo che in una situazione come questa di sovraccarico di lavoro e burocrazia, si continuino a chiedere sforzi ai soliti noti».

 




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