Maurizio Gasparri protagonista dell’ultimo teatrino sul nuovo Codice della Strada
Il nuovo Codice della Strada fa paura: le accuse sono di avere castrato anche il più innocente dei brindisi. Maurizio Gasparri ci dimostra che non è così.
La frittata è fatta, e ora tocca rimediare – o meglio ancora, rassicurare. Il nuovo Codice della Strada ha stravinto l’alloro del protagonista a ogni cenone festivo delle ultime settimane, accompagnato da una psicosi più o meno giustificata. I produttori di vino e i ristoratori si disperano: i primi scrivono a Salvini, i secondi si improvvisano autisti. Tocca salire sul palco a calmare il pubblico, e l’ultima performance è di Maurizio Gasparri.
Le strategie sono molte e fantasiose: dal cruscotto traboccante di Mon Chéri, con l’idea di spiegare alle luci blu che lo 0,5 è dovuto a un peccato di gola; alle mentine apparentemente in grado di sciogliere anche la più alcolica delle alitate. Nulla, però, rassicura più di una dimostrazione pratica.
Prosecco ed etilometro in diretta
Lo studio è quello de L’aria che tira di casa La7. Il nostro protagonista, ospite di David Parenzo, è invitato a sottoporsi a un etilometro in diretta. “Cos’ha bevuto lei, Gasparri, prima di venire fin qua? Ha niente da dichiarare?” chiede Parenzo. Uno sgambetto inaspettato? Non ci è dato saperlo: quel che conta è che il senatore di Forza Italia è certo della propria sobrietà.
“Ho bevuto solo un caffè” risponde, “e ho mangiato anche un cioccolatino”. Caspita, speriamo che non fosse un Mon Chéri. In studio c’è ance un ufficiale della polizia stradale, che decreta: “Il test è negativo“. Il risultato è anche offerto allo scrutinio dell’occhio elettronico della telecamera, così da fugare ogni dubbio: negativo. Niente Mon Chéri.
Fin qui nulla di sorprendete: la critica mossa al nuovo Codice, però, è che ha castrato anche il più spensierato dei brindisi, censurato il più innocente degli aperitivi, ammansito il più natalizio dei cenoni. Parenzo ha la chiave per sbloccare la situazione: offrire a Gasparri un calice di spumante. Cin cin.
Il rito si ripete: Gasparri beve, soffia, scherza – “Sono una cavia” -, consegna il test a chi di dovere. Il risultato? “Si è leggermente colorato di rosa” spiega l’ufficiale, “ma vista la quantità di alcol bevuta, se avessimo sottoposto l’onorevole Gasparri a prova etilometrica sicuramente sarebbe risultato negativo”.
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