Massimo Bossetti a Belve Crime: «Vorrei capire anche io come il mio Dna è finito sugli slip di Yara»

«Ma il suo Dna come c’è finito sugli slip di Yara?». Questa è la domanda di Francesca Fagnani. La risposta di Massimo Bossetti è la stessa data sempre, quella che non ha mai cambiato durante tutti i processi: «È quello che vorrei capire anche io». Lo ripete nell’intervista concessa, all’interno del carcere milanese di Bollate, alla trasmissione Belve Crime che va in onda stasera 10 giugno, alle 21.25 su Rai2.

Massimo Bossetti, che ha 54 anni, è stato condannato in via definitiva all’ergastolo il 12 ottobre 2018. Era stato arrestato il 16 giugno del 2014, quattro anni dopo l’omicidio di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010, e ritrovata senza vita in un campo a Chignolo d’Isola, il 26 febbraio 2011. Yara aveva 13 anni. Viveva a Brembate Sopra ed è sparita nei 600 metri che separano il centro sportivo del paese dove si allenava e la sua abitazione.

A conclusione del ciclo di Belve, quella in onda stasera è una puntata speciale, lo spin-off Belve Crime, con interviste a protagonisti dei principali casi di cronaca degli ultimi anni.

Massimo Bossetti, si racconta, in un colloquio inedito, a tratti anche teso, in cui ripercorre – per la prima volta in modo così dettagliato – i momenti più delicati e decisivi di una vicenda che ha segnato la memoria collettiva degli italiani.

Gli altri ospiti di Belve Crime – intervistati in studio – sono Eva Mikula, Tamara Ianni e Mario Maccione. L’intervista a Mario Maccione sarà trasmessa in esclusiva su Rai Play. Maccione era il più giovane componente delle Bestie di Satana che a cavallo tra la fine degli anni ’90 e 2000 hanno sconvolto il Paese con omicidi, istigazioni al suicidio e riti demoniaci. Oggi è collaboratore di giustizia, ha scontato una pena di oltre tredici anni. Prima delle interviste, la storia di ciascun ospite è introdotta da Stefano Nazzi, giornalista specializzato in cronaca nera, autore di libri e di podcast di grande successo come Indagini.