Massimiliano Allegri è il nuovo allenatore del Milan: ha firmato un biennale da 5 milioni a stagione
A undici anni dall’esonero del gennaio 2014 Massimiliano Allegri torna a sedersi nuovamente sulla panchina del Milan, club con cui ha vinto lo scudetto nel 2011. Decisivo il blitz delle scorse ore del nuovo direttore sportivo rossonero Igli Tare. Allegri ha trovato l’accordo con il club e posto la firma sul contratto di due anni con opzione per il terzo che dovrebbe consentirgli di guadagnare circa 5 milioni netti a stagione (più bonus). Adesso manca soltanto l’annuncio ufficiale del Milan del successore di Sérgio Conceição.
La girandola delle panchine di Serie A, pertanto, inizia con un suggestivo ritorno. Il sì di Allegri è arrivato quasi in concomitanza con le notizie su Antonio Conte. Il tecnico del quarto scudetto azzurro, dato per partente, ha invece cambiato idea e, a meno di clamorose sorprese dell’ultimo secondo, resterà a godersi la vista sul Golfo di Napoli, con gli ultimi dettagli dell’accordo con Aurelio De Laurentiis in via di definizione in un incontro tardo-pomeridiano in un hotel del centro.
È stato invece a Firenze che Gian Piero Gasperini, lasciata in stand-by l’Atalanta, ha visto Claudio Ranieri e Florent Ghisolfi. I due dirigenti giallorossi lo hanno informato dei progetti della Roma per un futuro insieme, che sembra molto probabile. Così la situazione panchine, che fino a poche ore di fa era di stallo, sta cominciando ad evolversi in fretta, man mano che le caselle vanno al loro posto. Da Napoli e Milano, ma anche da Firenze, sono arrivate “brutte” notizie per la Juventus e l’Atalanta. La società bianconera, viste le scelte del preferito Conte, si trova a dover ricominciare la caccia ad un eventuale sostituto di Igor Tudor, che comunque dovrebbe restare per il Mondiale per club, mentre si fanno più insistenti le voci di un divorzio dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli, arrivato appena due anni fa da Napoli.
A Bergamo, entro oggi si attendeva una risposta di Gasperini sulla proposta di continuare insieme oltre il 2026, ma i fatti di Firenze sembrano andare in direzione contraria ad un prolungamento del contratto. Ci sarà da parlare e, per la Roma, attendere la fumata nera. Il possibile sostituto di Gasperini sarebbe Thiago Motta, ma anche Raffaele Palladino, dimissionario dalla panchina della Fiorentina. La società viola deve a sua volta, e inaspettatamente, guardarsi intorno come sta facendo la Lazio, ormai decisa a dividersi da Marco Baroni per magari tornare legarsi a Maurizio Sarri. Non è il momento di mettere la questione sul piatto, a 48 ore dalla finale di Champions League, ma anche in casa Inter pesa l’attesa per le le valutazioni che Simone Inzaghi potrà fare da domenica mattina.
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