Trentino Alto Adige/Suedtirol

Maso della Pieve, colpo da 7mila euro: «Professionisti con tuta e guanti» – Cronaca



BOLZANOTuta bianca, guanti, cappuccio, copriscarpe e una cassetta degli attrezzi in mano. Non è la scena del crimine di un film americano, ma una banda di ladri che nella notte tra giovedì e venerdì ha svaligiato gli uffici di via Maso della Pieve. Il bottino? Migliaia di euro. Il colpo grosso lo hanno fatto mettendo a soqquadro la sede dell’agenzia “Job Consulting” al civico numero 4, che si trova tra l’ingresso principale del cimitero e il benzinaio.

«Dopo il primo furto, avvenuto diversi anni fa, ci eravamo attrezzati – spiega il titolare Francesco Iurlarocon porte blindate, inferriate e un sistema di videosorveglianza di ultima generazione. La verità è che se sono così organizzati non li fermi. Sono riusciti a scassinare perfino delle sbarre con i tondini di ferro. Si tratta di veri e propri professionisti con una preparazione militare».

Con la scala allungabile

È un colpo studiato, quello messo a segno dai due ladri mascherati. Non si sono introdotti negli uffici dal portone principale, bensì arrampicandosi con una scala allungabile dal lato che affaccia alla ferrovia. A quel punto hanno scassinato le finestre, che pure erano “coperte” da alcune inferriate di ferro. Forse hanno usato un piede di porco. «Hanno spezzato le sbarre come se fosse burro e, una volta dentro, hanno frugato all’interno di ogni cassetto – continua sconsolato Iurlaro -. Si sono portati via oggetti, marche da bollo e contanti del fondo cassa. Poi hanno pensato bene di rubare il sistema di videosorveglianza, che ha un valore di 2-3 mila euro».

Gli uffici a soqquadro

Le immagini che Iurlaro mostra direttamente dal suo cellulare arrivano dagli “occhi” di un’altra telecamerina che i ladri hanno risparmiato. Il filmato immortala la coppia di malviventi che si fa luce con una torcia, fruga nei mobili e addirittura dietro i quadri sperando forse di trovare una cassaforte. Ad un certo punto del video, dopo circa un minuto, si avvicinano al sistema di videosorveglianza e bisbigliano qualcosa in una lingua straniera, forse in rumeno. Dopo aver riempito gli zaini, i ladri non si sono accontentati e si sono diretti al primo piano, lungo le scale del condominio. Hanno quindi forzato la porta di un altro ufficio, raccogliendo però un magro bottino. Avrebbero cercato di introdursi in altri spazi privati. Sono in corso le indagini da parte della Polizia scientifica che all’indomani dei furti si è portata sul posto per trovare qualche traccia. Ma i ladri non hanno lasciato un’impronta che sia una grazie ai guanti, la tuta e degli appositi copriscarpe.

Colpiti il benzinaio e il padel

Francesco Iurlaro lunedì presenterà formale denuncia agli uffici della Questura. Mancano all’appello circa 7mila euro. «Vedere il proprio studio violato per la seconda volta in pochi anni, con oggetti personali sparsi e alcuni forse scomparsi, genera un senso profondo di vulnerabilità. Soprattutto perché eravamo dotati di tutte le misure di sicurezza necessarie. Sappiamo che episodi simili non risparmiano gli altri quartieri, ma la zona di via Maso della Pieve negli ultimi mesi è stata particolarmente colpita dai ladri. Penso al benzinaio a fianco dei nostri uffici, ma anche alla zona sportiva. Sono entrati nel bar dei nuovi campi da padel e hanno rubato contanti, cibo e gelati».




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