Società

Martina Colombari, 50 anni: «Ballando con le stelle mi ha fatto tornare il ciclo. Ero convinta di essere in menopausa». La ginecologa spiega perché succede

Certo non era un risvolto al quale Martina Colombari, concorrente dell’edizione in corso di Ballando con le Stelle, aveva pensato. E invece, lezione di ballo dopo lezione di ballo, all’attrice e showgirl romagnola, 50 anni compiuti lo scorso luglio, è tornato il ciclo mestruale. Lo ha raccontato di recente la stessa Martina Colombari ospite del programma La Volta Buona. Alla padrona di casa Caterina Balivo (sua amica da lungo tempo), Colombari ha confessato: «Ballando mi ha fatto tornare il ciclo, sono tornata ragazza. Ero convinta di essere in menopausa. È stato terapeutico». Ma come accade che, dopo un periodo di stop prolungato che fa pensare a una menopausa conclamata, torni a sorpresa il ciclo mestruale? Ne abbiamo parlato con l’esperta.

Quando si è «davvero» in menopausa

Come spiega la dottoressa Raffaella Daguati, specialista in ginecologia di Centro Medico Santagostino, «clinicamente, la menopausa segna la cessazione definitiva dell’attività ovarica, dovuta all’esaurimento degli ovociti e alla conseguente perdita del ciclo e della fertilità. Per poter diagnosticare la menopausa con certezza, è necessario attendere dodici mesi consecutivi di amenorrea, ossia l’assenza del ciclo mestruale. La conferma arriva poi dai dosaggi ormonali, eseguibili tramite un semplice prelievo di sangue. Spesso, tuttavia, i valori ormonali mostrano già un quadro “da menopausa” anche nella fase che la precede, la premenopausa. Ma la diagnosi è sempre retrospettiva: soltanto dopo dodici mesi senza ciclo, accompagnati da valori ormonali compatibili, possiamo dire che una donna è entrata davvero in menopausa».

Se torna il ciclo: a volte lo stile di vita confonde il quadro

Non sempre un ciclo irregolare è sinonimo di menopausa imminente. Le cause possono essere molteplici e spesso sorprendenti. Ce le ricorda la ginecologa Daguati. «Le irregolarità mestruali possono dipendere da disturbi endocrini, come problemi di tiroide, ovaio policistico o aumenti della prolattina», spiega l’esperta. «Anche lo stile di vita gioca un ruolo cruciale: eventi fortemente stressanti, cambiamenti alimentari o attività fisica intensa possono alterare la regolarità del ciclo. Se perdiamo troppo peso o se, pur essendo normopeso, abbiamo una massa grassa molto bassa, il nostro ovaio può smettere di funzionare correttamente. In questi casi non è raro che il ciclo scompaia temporaneamente per poi ricomparire. Ecco perché è fondamentale non trarre mai conclusioni affrettate e valutare ogni caso nella sua complessità e unicità», ribadisce l’esperta.

Menopausa: il ruolo degli esami ormonali e i falsi allarmi

«Gli esami ormonali rappresentano uno strumento chiave per comprendere se un’amenorrea o un’irregolarità mestruale siano legate a un “ovaio stanco”. Quando l’FSH (ormone follicolo-stimolante) è alto, significa che l’ovaio sta esaurendo le sue riserve», chiarisce la dottoressa. «Tuttavia, anche in presenza di valori indicativi, è necessario attendere un anno per confermare la diagnosi. La sintomatologia da sola non basta: ci sono donne con vampate e sudorazioni intense, ma anche pazienti che non presentano alcun disturbo. Inoltre, alcune disfunzioni, come un malfunzionamento della tiroide, possono generare sintomi del tutto simili a quelli classici da menopausa, tra cui aumento di peso, sudorazioni intense e cicli irregolari. E se il ciclo dovesse tornare dopo mesi di assenza? Entro un anno dall’ultima mestruazione può essere fisiologico», rassicura. Ma – attenzione – se la perdita ematica compare dopo più di un anno e in presenza di valori ormonali da menopausa, va sempre indagata con visita ginecologica, ecografia e Pap test per escludere patologie».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »