Abruzzo

Marsilio disegna il futuro tra infrastrutture, export e turismo


Crescita economica, innovazione, sostenibilità e turismo in forte espansione: è l’immagine dell’Abruzzo emersa dal meeting “Abruzzo: Una regione in movimento”, promosso oggi a L’Aquila dal Teha Club Ambrosetti. Ospite d’onore dell’iniziativa, ospitata a palazzo Fibbioni, il presidente della Regione Marco Marsilio, che ha illustrato numeri e strategie di una regione “che guida il Mezzogiorno”.

«Cresciamo del 2,1%, cioè il triplo della media nazionale – ha sottolineato Marsilio – con occupazione in aumento e una spinta decisa verso innovazione, infrastrutture e attrattività imprenditoriale». La Regione, secondo il presidente, punta con forza su porti, ferrovie, aeroporti e mobilità sostenibile. «Stiamo allungando la pista dell’Aeroporto d’Abruzzo, che a maggio ha registrato +11,85% di passeggeri, con 21 rotte attive e l’obiettivo di raggiungere il milione l’anno».

Tra le opere strategiche, la Roma–Pescara, in fase di potenziamento e elettrificazione, e i cantieri già aperti tra Interporto d’Abruzzo e Scafa. In campo anche 160 milioni di euro per i porti di Ortona, Vasto e Giulianova, fondi destinati a rafforzare la logistica e la capacità di trasporto merci.

A trainare lo sviluppo è anche l’export, accompagnato da una promozione turistica efficace che ha portato a superare nel 2024 i 7 milioni di visitatori (+104% di presenze rispetto al 2018). «Eventi come il ritiro del Napoli, il Giro d’Italia e i World Skate Games – ha detto Marsilio – sono parte di una strategia integrata di marketing territoriale».

Nel settore della salute, si investe su digitalizzazione e nuovi ospedali: 300 milioni per le strutture di Avezzano, Lanciano e Vasto; 31 milioni per grandi apparecchiature; oltre 38 per la digitalizzazione dei Dea.

La Regione punta anche su innovazione e alta formazione: 120 milioni dai fondi Fesr 21/27 per ricerca e dottorati industriali, con nuove sedi universitarie previste a Chieti e Teramo.

Infine, Marsilio ha rivendicato il ruolo dell’Abruzzo in Europa come “ponte tra Tirreno, Adriatico e Balcani”: «Siamo stati i primi a esprimerci sulla neutralità tecnologica nel Green Deal – ha ricordato – candidandoci a diventare un laboratorio di coesione territoriale».


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