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Marotta: “Inzaghi leader, ecco come sarà l’Inter del futuro. Scudetto? Atalanta favorita”

Da Inzaghi “leader del gruppo” all’Atalanta “modello da seguire” e “favorita per lo scudetto” passando per l’ingresso in società di Oaktree (“molto partecipe alla vita del club”) fino all’inchiesta sulle curve (“si può e si deve fare sicuramente molto di più”). Sono tanti i temi toccati da Beppe Marotta in una lunga intervista a Sky in cui il presidente dell’Inter ripercorre un 2024 in cui i nerazzurri hanno vinto lo scudetto della seconda stella.

Inzaghi un leader

Di Inzaghi, all’Inter dal 2021, Marotta dice: “Simone ha dimostrato di essere un grande professionista e una persona molto intelligente. È arrivato in punta di piedi nell’Inter, senza fare proclami, si è adeguato a un ruolo molto importante ed è cresciuto man mano che otteneva risultati. Uno degli aspetti fondamentali è il riconoscimento di essere un leader del gruppo di questa squadra e di inculcare quelli che sono i concetti vincenti: la cultura del lavoro principalmente, il senso di appartenenza, la grande passione verso questo lavoro. Tutte queste componenti sono state supportate dal lavoro del management societario, quindi da Ausilio, Baccin, Zanetti e da tutta la società. Ha fatto sì che si creasse una simbiosi che ci ha portati, direi, abbastanza lontani”.

Simone Inzaghi

Simone Inzaghi (reuters)

La lotta scudetto

In classifica l’Inter è terza alle spalle di Atalanta e Napoli ma con una partita da recuperare e quindi virtualmente al comando con i nerazzurri di Bergamo. “Siamo solo nel girone di andata e le favorite sono sempre le stesse, c’è un gruppettino di testa con Atalanta, Inter e Napoli anche se Milan e Juve sono pronte ad agganciarsi”, il pensiero di Marotta. “Credo però che quest’anno una delle favorite sia l’Atalanta, un modello da seguire che ha dimostrato di poter vincere, vedi il successo in Europa League, senza spendere tanti soldi”.

La formazione dell'Atalanta per la sfida con l'Empoli

La formazione dell’Atalanta per la sfida con l’Empoli (ansa)

L’ingresso di Oaktree

Il 2024 è stato anche l’anno in cui l’Inter è diventata di proprietà del fondo americano Oaktree: “Devo dire che Oaktree è arrivata in punta di piedi e in modo molto silenzioso ma molto concreto e partecipe della vita del club. Il confronto con loro è quotidiano ed è positivo, tutto volto a garantire continuità al club nella ricerca della sostenibilità finanziaria attraverso delle linee guida che ci hanno indicato e che abbiamo concordato insieme”. Linee guida “che sono quelle di comporre una rosa che possa rispondere a dei limiti economici dal punto di vista del costo del lavoro, a un’età media che possa garantire anche il fatto di investire su giovani che rappresentano un patrimonio perché oggi avere un patrimonio all’interno dell’azienda è un elemento che contribuisce a dare sostenibilità. Questo è quello che stiamo facendo e che maggiormente faremo nella stagione futura, garantire la massima competitività attraverso giocatori, magari meno vecchi rispetto a quelli che abbiamo oggi, ma che rappresentino anche qualità, professionalità e allo stesso momento patrimonio”.

L’inchiesta curve

Sull’inchiesta curve, che vede Inter e Milan parti lese, Marotta dice: “Noi ci siamo messi a disposizione e stiamo collaborando al fine di debellare questo fenomeno che è straordinario in negativo. Siamo davanti a una situazione difficile per le Società da debellare e per questo ringrazio ancora e maggiormente la magistratura e le forze dell’ordine con le quali noi stiamo collaborando al fine di garantire trasparenza”. Quanto ai contatti tra giocatori e ultras “si può e si deve fare sicuramente molto di più. Noi società possiamo fare qualcosa acculturando anche i nostri giocatori al rispetto di quelle che sono le leggi dello Stato e del codice di Giustizia Sportiva che va rispettato. Noi lo facciamo già con incontri durante l’anno, ma poi è difficile entrare nella vita privata di ogni giocatore. La vita privata è qualcosa che noi non possiamo controllare, una zona grigia nella quale non possiamo entrare, possiamo magari aiutare il nostro giocatore con una cultura maggiore”.


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