Scienza e tecnologia

Marinelli sarà l’erede di Solid Snake?

Fra i molteplici effetti causati dall’ultimo trailer di Death Stranding – mal di testa diffusi, disorientamento, misteriose turgescenze, palpitazioni, lacrimazione irrefrenabile – va annoverato anche il misto di malinconia e meraviglia suscitato dall’apparizione di Luca Marinelli.

L’attore interpreterà Neil, un personaggio inedito che nel video ha portato in scena una versione meravigliosamente contraffatta del leggendario Solid Snake. Sì, è chiaro che si tratta di una semplice citazione, ma tanto basta per volare con la fantasia. E sei Marinelli fosse davvero destinato a raccogliere l’eredità di Snake?

L’erede della bandana

È ormai passato quasi un decennio dalla (ri)fondazione di Kojima Productions, la cui nascita venne formalizzata il 15 dicembre del 2015, il giorno della definitiva estinzione degli obblighi contrattuali nei confronti di Konami.Da allora il collettivo guidato da Hideo Kojima ha pubblicato un solo gioco, la cui enorme risonanza ha dato impulso a un progressivo ampliamento dello studio, ora al lavoro su almeno tre progetti e coinvolto nella realizzazione del lungometraggio di Death Stranding, almeno sul versante della supervisione creativa.

Per quanto la moltiplicazione dei fronti attivi possa rappresentare un elemento di rischio per la qualità dei prodotti a marchio “KojiPro”, inevitabilmente oggetto di grandi aspettative, è chiaro come il designer giapponese abbia tutta l’intenzione di trarre il massimo da questa fase della sua carriera, che lo vede sì libero da ogni costrizione ma sempre più vicino alle tappe conclusive del suo percorso nell’industria. Oh, capiamoci: speriamo che il buon Kojima continui a sfornare capolavori ben oltre lo spegnimento della centesima candelina, ma ci rendiamo conto che è una prospettiva alquanto improbabile.

In buona sostanza, insomma, per certi versi stiamo assistendo alla fine di un’era, che Kojima sembra determinato a chiudere alla stragrande dando fondo alla suo straordinaria sorgente immaginifica, e togliendosi strada facendo una bella manciata di sassolini dalle scarpe.A questo proposito, è facile riconoscere in alcune delle sue uscite l’elegante profilo di un dito medio rivolto ai suoi ex datori di lavoro, e in tutta onestà ci sentiamo di inserire in questa categoria anche la caratterizzazione del personaggio di Neil, il Solid Snake “apocrifo” interpretato da Luca Marinelli in Death Stranding 2.

La sequenza con protagonista l’erede spirituale di Cliff Unger, con un ruolo ancora da definire nel bilancio ludonarrativo del sequel, ha suscitato copiosi moti di entusiasmo fra le fila degli estimatori di Kojima, goduriosamente titillati dal palese riferimento a una saga tanto memorabile quanto orfana del suo motore creativo, e pertanto cristallizzata in un passato glorioso. Malgrado ciò, sappiamo che Kojima Production ha in scaletta un progetto presumibilmente destinato ad accogliere il retaggio di Metal Gear Solid, quel Physint che l’autore ha già identificato come l’apice della sua carriera.

Stando così le cose, viene quasi naturale indugiare su un’ipotesi che – in tutta onestà – ci pare tutt’altro che azzardata, ovvero il ritorno di Luca Marirelli nei panni del protagonista di Physint, un personaggio probabilmente destinato a sedersi sul trono dei tactical espionage action. Già sappiamo che per Kojima Marinelli sarebbe l’attore perfetto per interpretare Snake in un film, e a questo punto è alquanto chiaro che la cosa non succederà mai.Allo stesso modo, è ovvio che il game designer non può in alcun modo toccare la licenza di Konami, ma è altresì cosa noto il suo amore per l’autocitazionismo e per gli sberleffi, quindi non fatichiamo a pensare a Physint come un Metal Gear Solid all’ennesima potenza, con in testa lo Snake cinematografico che mai sarà.

Tutto quadra, anche considerando il taglio fortemente filmico che Kojima sembra intenzionato a dare alla produzione (qualcuno è sorpreso?), che fra le altre cose potrà contare sul pieno supporto di Sony Pictures, i cui studi hanno ospitato l’annuncio ufficiale del gioco.Physint sarà un videogioco, ma se vostra madre entrerà in stanza mentre giocate, penserà che stiate guardando un film”, disse al tempo l’autore, prima di aggiungere che il periodo del Covid l’aveva spinto a rivedere le proprie priorità e a riprendere in mano il genere dei tactical espionage action, proprio in risposta al desiderio corale degli orfani di Metal Gear Solid.

Su queste note, ricordiamo che lo stesso Marinelli si è definito un grande fan della serie, motivo per cui ha accolto con grande entusiasmo – per sua stessa ammissione – la possibilità di lavorare con Hideo Kojima, e siamo disposti a scommettere che sarebbe disposto a farlo ancora in un conteso più vicino a quello della storica saga stealth.Va da sé che per mettere gli occhi su Physint e scoprire chi sarà a “indossare la bandana”, dovremo attendere ancora qualche anno, anche in virtù dei ritardi causati dagli scioperi indetti dal sindacato SAG-AFTRA, che avrebbero già rallentato le operazioni di preproduzione.

Tendendo poi a mente che alla chiusura dei lavori su Death Stranding 2, almeno una parte del team dovrà concentrarsi su O.D., l’enigmatica esclusiva Xbox annunciata nel 2023, ci pare irrealistico aspettarsi l’approdo di Physint prima di un lustro. Anzi, potremmo già puntare qualche tallero su un lancio a next-gen già avviata, magari attorno al 2030. Sì, metterlo nero su bianco fa un po’ male al cuore, ma bisogna essere un minimo realisti.


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