Marine Le Pen colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici. Ora il suo futuro politico è a rischio

Doccia fredda per la leader del Rassemblement national. Il tribunale di Parigi ha dichiarato Marine Le Pen e altri 8 eurodeputati colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici dell’Unione europea. La condanna ha delle conseguenze importanti, l’ineleggibilità, che potrebbe tagliare fuori la Le Pen dalla corsa alle prossime elezioni presidenziali del 2027. Il tribunale non ha ancora reso noto se l’ineleggibilità sarà con “esecuzione provvisoria” e quindi immediata, senza attendere i successivi gradi di giudizio. L’accusa aveva chiesto 5 anni di cui 3 con la condizionale e l’ineleggibilità con effetto immediato.
Le Pen e i suoi co-imputati avevano negato ogni addebito. Il tribunale ha stimato un danno complessivo per le istituzioni pubbliche europee pari a 2,9 millioni di euro. Dichiarati colpevoli per ricettazione anche i dodici ex assistenti parlamentari presenti in tribunale. Il danno alle casse dell’Europarlamento per il solo caso dei quattro assistenti parlamentari di Marine Le Pen è di quasi mezzo milione di euro.
Gli imputati avrebbero “creato un sistema” per pagare con denaro europeo assistenti parlamentari “fittizi” che in realtà lavoravano per il Front National. Il processo, durato alcuni mesi, potrebbe cambiare per sempre la carriera politica della leader figlia del fondatore del Front National, Jean-Marie Le Pen, scomparso a 96 anni lo scorso gennaio.
L’atteggiamento che Marine Le Pen ha scelto in queste settimane per abbassare la tensione è quello di ostentare serenità: “Non ci penso affatto – ha dichiarato qualche giorno fa a Le Figaro – la paura non fa superare il pericolo”. E ancora: “Ho letto qua e là che saremmo nervosi. Personalmente, non lo sono, ma capisco che si potrebbe esserlo: con l’esecuzione provvisoria, i giudici hanno potere di vita o di morte sul nostro movimento”, ha detto a La Tribune Dimanche.
La pronuncia delle sentenze nella sala gremita di pubblico e giornalisti dovrebbe durare almeno due ore.
“Sarà un po’ lungo”, ha avvertito la presidente della corte poco prima di aprire l’udienza lungo le rive della Senna. “Da parte del tribunale non c’è volontà di mantenere la suspense ma faremo come sempre, fornendo un certo numero di spiegazioni sulle decisioni prese”, ha precisato.
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