Maria Grazia Chiudi lascia Dior: “Insieme abbiamo scritto un capitolo notevole e significativo”. L’annuncio dopo la sfilata-evento a Roma
Maria Grazia Chiuri lascia Dior. Dopo quasi un decennio al timone creativo delle collezioni donna di Dior, la stilista romana ha comunicato la sua decisione di lasciare la maison- L’annuncio era nell’aria da tempo ed è arrivato a meno di 48 ore dalla sfilata-evento a Villa Torlonia, nella sua Roma, per la Cruise 2026, attraverso un messaggio diffuso sui suoi canali social. “Dopo nove anni, lascio Dior con la gioia di aver avuto questa straordinaria opportunità”, ha esordito Maria Grazia Chiuri nel suo comunicato, parole che riflettono gratitudine per il lungo e intenso percorso compiuto.
Nel suo messaggio, la stilista ha voluto esprimere un profondo ringraziamento alle figure chiave che hanno creduto in lei e l’hanno supportata in questa avventura: “Vorrei ringraziare Monsieur Arnault [Bernard Arnault, Presidente e Ceo del gruppo LVMH, proprietario di Dior, ndr] per aver riposto la sua fiducia in me e Delphine [Arnault, figura di spicco del gruppo, ndr] per il suo supporto”.
Ma la riconoscenza più sentita va ai collaboratori che hanno dato forma alla sua visione creativa: “Sono particolarmente grata per il lavoro svolto dai miei team e dagli atelier. Il loro talento e la loro competenza mi hanno permesso di realizzare la mia visione”. Una visione che, come ha sempre sottolineato nel corso del suo mandato, si è focalizzata su una “moda femminile impegnata, in costante dialogo con diverse generazioni di artiste donne”.
Questo approccio, che ha spesso portato sulle passerelle di Dior messaggi femministi e collaborazioni con artiste contemporanee, ha definito in modo distintivo la sua direzione creativa, la prima interamente femminile nella storia della maison per le collezioni donna (incarico assunto nel 2016). Concludendo il suo messaggio, Maria Grazia Chiuri rivendica con orgoglio il lavoro svolto: “Insieme abbiamo scritto un capitolo notevole e significativo, del quale sono immensamente orgogliosa”.
Articolo in aggiornamento…
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