Maria Chiara morta a 18 anni per mix droghe: assolto il fidanzato che le aveva regalato eroina
di M.R.
Assolto, perché il fatto non costituisce reato, il 25enne Francesco Gnucci sul quale pendeva l’accusa dell’omicidio preterintenzionale di Maria Chiara Previtali, sua fidanzata; la giovanissima di Amelia morta nel sonno tra il 9 e il 10 ottobre 2020, dopo aver assunto un mix di droghe, fino all’iniezione di eroina che si era fatta regalare proprio dal suo ragazzo per festeggiare il suo 18esimo compleanno.
Assolto Francesco Gnucci La discussione si è tenuta in aula di Tribunale a Roma, nel pomeriggio di martedì. A rappresentare l’imputato in aula, l’avvocato Francesca Carcascio del Foro di Terni che ha incentrato la difesa sull’inesistenza dell’efficacia causale e quella di dolo. La 18enne, era stato accertato, aveva assunto un mix di sostanze. La Procura di Roma aveva chiesto una condanna a sei anni e otto mesi; il giudice, Maria Gaspari, ha assolto l’allora fidanzato di Maria Chiara e depositerà le motivazioni della sentenza di primo grado nei prossimi 90 giorni. I familiari della ragazza scomparsa sono assistiti, come parti civili, dall’avvocato Manlio Morcella.
La vicenda Secondo quanto ricostruito in un primo momento, era stato Gnucci quel giorno a iniettare alla ragazza la dose di eroina che aveva acquistato nel pomeriggio a Roma: era quello il suo regalo per il compleanno della giovane. Tuttavia successivemente il 25enne ha dichiarato di non ricordare bene come fossero andate le cose, complice un mix di droghe che avrebbe caratterizzato la giornata di festa. Quel che è certo è che i due hanno poi trascorso la notte assieme a casa di lui, che al mattino l’ha trovata senza vita. Inutili i soccorsi. Il dramma ha scosso l’intera cittadina di Amelia fin dentro il cuore di quello che è un simbolo della lotta alle tossicodipendenze come la Comunità Incontro di Molino Silla, dove lavorava proprio il papà della giovanissima vittima.
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