Friuli Venezia Giulia

Marco Cavallo, il simbolo della rivoluzione basagliana entra nel carcere di via Spalato, 26 giugno 2025




Il Centro “Balducci”, dopo la felice esperienza delle due precedenti edizioni, sempre in collaborazione con le associazioni “Time For Africa” e “Toscani in Friuli Venezia Giulia”, continua con la rassegna “Giugno Migrante”: un’occasione per mettere a fuoco, al di là di ogni ideologia, la drammatica e sempre attuale vicenda dei migranti che chiedono rifugio all’Europa e alla nostra nazione, mettendosi in ascolto delle loro storie. Particolare significato quest’anno la celebrazione della Giornata internazionale contro la tortura, il 26 giugno, che avrà come obiettivo un dialogo sui Centri di Permanenza per il Rimpatrio con, tra gli ospiti, anche Marco Cavallo: l’“icona” della lotta etica, sociale, medica e politica a favore della legge sul superamento degli ospedali psichiatrici, la cosiddetta Legge “Basaglia” del 1978, che oggi va al trotto proprio nei CPR, strutture che ancor più crudeli dal punto di vista umano. Perché qui non ci sono persone che hanno commesso reati, ma uomini e donne il cui unico “errore” è stato cercare una via di fuga dalla fame, dalla guerra, da un destino segnato.


La giornata


La giornata di giovedì 26 giugno inizierà con un momento istituzionale, sempre organizzato dal Centro Balducci, in collaborazione con il garante dei detenuti di Udine, avv. Sandra: l’opera scultorea “Marco Cavallo” farà ingresso nel carcere di via Spalato a Udine dove i detenuti consegneranno le loro comunicazioni da trasmettere all’esterno. Ad accompagnare l’arrivo di “Marco Cavallo” ci saranno il Vescovo di Udine Riccardo Lamba e alcuni assessori e consiglieri comunali per esprimere le proprie considerazioni sul significato di libertà rappresentato dall’opera basagliana.


Marco Cavallo – la cui storia e il suo simbolico viaggio nelle carceri, negli ospedali psichiatrici, nei campi profughi, nelle scuole, negli ospizi e in tutte le istituzioni totali, parla di libertà – si trasferirà poi al Centro Balducci di Zugliano, dove verrà accolto in un clima di festa con parole e canzoni a partire dalle ore 17.30; alle 19, seguirà il concerto dal vivo di Alessio Velliscig, chitarra e voce, e Giuliano Velliscig, cajon e voce. Il duo unisce una decennale comprovata esperienza in ambito musicale: insieme propongono suggestive esplorazioni nella tradizione rock, blues e folk fino alle soglie della psichedelia e della musica progressiva in una reinterpretazione degli standard del tutto personale, affascinante e mai scontata. Non mancano brani originali sempre godibili grazie al timbro ruvido della voce di Alessio e alle percussioni di Giuliano.


Alle ore 20.30, dopo un rinfresco offerto dai volontari del Centro, verrà proiettata la video-inchiesta vincitrice dell’XI edizione del premio Roberto Morrione “Sulla loro pelle. L’inferno dei CPR” (2022, 20’) dei giornalisti Marika Ikonomu, Alessandro Leone e Simone Manda. Un lavoro che dà voce agli ultimi con equilibrio e forza narrativa, che tiene accesa l’attenzione su un tema, quello dei Centri di Permanenza per i Rimpatri, veri e propri luoghi di detenzione amministrativa.

Ospiti della serata Gianfranco Schiavone, presidente di ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà e membro dell’ASGI – associazione studi giuridici sull’immigrazione, per l’associazione Forum Salute Mentale Aps, Peppe Dell’Acqua, psichiatra che nel 1971 cominciò a lavorare con Franco Basaglia all’Ospedale psichiatrico di Trieste, partecipando al cambiamento e alla chiusura del manicomio e, infine, Daniele Piccione, avvocato costituzionalista, che annunceranno l’arrivo di Marco Cavallo anche presso il CPR di Gradisca d’Isonzo.





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