Friuli Venezia Giulia

Manovra Regionale 6,241 Miliardi


Una manovra record da 6 miliardi e 241 milioni di euro, con una disponibilità effettiva di risorse pari a 517 milioni in più rispetto al 2023. È questa la cifra resa nota dalla Giunta regionale durante la seduta di venerdì della I Commissione integrata, presieduta da Alessandro Basso (Fratelli d’Italia) e allargata ai presidenti delle altre Commissioni consiliari, che ha dato il via all’iter per l’approvazione della manovra di Stabilità 2025 che andrà in esame in Aula nel mese di dicembre.

L’assessore Zilli

“Le maggiori risorse – ha spiegato in apertura dell’illustrazione l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, vanno ricondotte alle maggiori entrate tributarie (1 miliardo e 159 milioni). Cifre queste – ha tenuto a precisare – che restano ancorate al principio della prudenza contabile da parte dell’Amministrazione regionale e giustificata, sia dall’incerta situazione geopolitica nazionale ed internazionale, sia dalle riforme fiscali che verranno approvate dal Governo con la legge di Bilancio”.

Salute in aumento

L’assessore è poi entrata nel dettaglio della destinazione delle spese che vedono “un incremento delle risorse assegnate al comparto Salute (+371 milioni rispetto allo scorso anno), alla politiche sociali e famiglia e alle autonomie locali. “La volontà dell’Amministrazione regionale – ha proseguito Zilli – rimane quella di investire nella crescita del territorio con risorse, previste dalla manovra 2025, superiori a 800 milioni di euro”.

Manifatturiero in stallo

Quanto al Documento di economia e finanza regionale Zilli ha spiegato che “emerge una crescita del Pil per il Fvg dello 0,5% nel 2023 e un mercato del lavoro in espansione. La disoccupazione è pari al 4,4%. Parimenti, si stima che i consumi delle famiglie siano cresciuti dell’1,2% con prospettive, per il biennio successivo, positive”. Riguardo alle industrie, invece, “si evidenzia un arresto importante del settore manifatturiero, mentre quello delle costruzioni ha registrato un incremento”.

L’opposizione

Tra i consiglieri, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha chiesto “quali sono gli effetti del recente accordo finanziario Stato-Regione sulla legge di Stabilità”. Serena Pellegrino(Avs) e Rosaria Capozzi (M5S) sono intervenute sulla calendarizzazione delle sedute di Commissione, rimarcando le “tempistiche troppo stringenti per poter esaminare tutti i documenti in  modo approfondito e presentare eventuali emendamenti nelle Commissioni competenti”. Per Andrea Carli (Pd) “è una manovra positiva, con risorse aumentate del 23% nel giro di due anni”. Il consigliere dem si è però soffermato su “alcuni dati non aggiornati del Defr” e sulle risorse destinate alle Autonomie locali che “sono state incrementate molto meno”. Marco Putto (Patto per l’Autonomia – Civica Fvg) ha chiesto “quante sono le risorse manovrabili non ancora allocate”, mentre il collega e capogruppo di partito, Massimo Moretuzzo, è tornato a focalizzarsi sui patti finanziari Stato-Regione, rimarcando quelle che, a suo dire, “sono state le mancanze da parte del presidente Fedriga nel mettere a conoscenza i consiglieri dell’Opposizione delle risultanze degli accordi e la cui documentazione è stata inviata soltanto nel pomeriggio del primo giorno di Aula, dopo che, peraltro, vi era già stato l’intervento a riguardo. Un modo non dei migliori per iniziare la discussione sulla Stablità 2025”.

 


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