Mamoiada. Riordino al via nel PIP di Boeli: saranno ceduti i lotti inutilizzati
Il Comune di Mamoiada fa ordine nelle concessioni del Pip, il Piano per gli insediamenti produttivi. I titolari di lotti non utilizzati sono chiamati a comunicare se intendono o meno avviare un’attività. Nel caso negativo dovranno cedere la concessione ad altri operatori, intenzioni a insediarsi nell’area artigianale di “Boeli”. La decisione è stata presa dalla giunta, che ha approvato le direttive da dare agli uffici per la modifica del regolamento sul piano. Delibera assunta lo scorso 9 giugno, dall’esecutivo presieduto dal sindaco Luciano Barone. La delibera contiene appunto i nuovi indirizzi per l’adeguamento del regolamento. I criteri. «I titolari delle concessioni dei lotti – si legge nella delibera – entro sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento dovranno comunicare se intendono o meno avviare un’attività nei lotti inutilizzati. Nel caso la riposta fosse positiva – aggiunge la delibera – dalla scadenza del termine testé ricordato, avranno un anno di tempo per avviare l’insediamento produttivo». Al contrario, il Comune «procederà alla revoca del titolo», nel caso non venga manifestata la volontà di volersi servire della concessione o di risposta negativa, entro la data dei 6 mesi, o, ancora, se non dovesse partire l’attività entro un anno, dal momento in cui è stato comunicato di volere utilizzare il lotto. Il Pip a Mamoiada è stato realizzato nei primi anni ’90, sulla base del regolamento comunale adottato nel 1985. La disciplina è stata in seguito meglio definita dalla Regione. Questo grazie alle regole sul trasferimento dei fondi agli enti locali, per la realizzazione o il potenziamento dei siti, destinati agli insediamenti di tipo economico. Aree produttive che – sempre sulla base delle indicazioni dell’amministrazione regionale – possono essere utilizzate per realizzare impianti produttivi di carattere industriale, artigianale, commerciale e turistico».
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