Emilia Romagna

Maltempo, l’opposizione attacca e passa alle carte bollate. PD: “Sciacallaggio”


QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY 

Mentre i cittadini fanno fatica a spostarsi, cercano di rientrare nelle loro case e di svuotarle dall’acqua, c’è anche spazio per la polemica politica.

Bignami: “Amministratori incapaci”

“La situazione in Romagna è ancora una volta determinata da amministratori incapaci. Invece che girare per le campagne elettorali europee e regionali dovrebbero lavorare e spendere i soldi che il Governo ha dato loro per mettere in sicurezza il territorio. Hanno speso meno di un quarto dei 230 milioni assegnati. E invece che stare zitti attaccano il Governo e il Commissario Figliuolo. Se avessero dignità se ne andrebbero. Ma non lo spero neppure. Ancora una volta siamo costretti a lavorare per rimediare alla loro incapacità. Stanotte sul territorio, ora alla Protezione civile. Però ricordiamocelo per favore”.  Così il viceministro ai Trasporti Galeazzo Bignami (FdI) commenta la situazione maltempo in Emilia-Romagna. Il riferimento sarebbe alle parole della presidente facente funzione; Irene Priolo, che ha chiesto il finanziamento delle casse di espansione nei piani speciali che devono essere approvati dal Commissario. 

Si passa alle carte bollate

“Queste ore ci riportano indietro con la memoria e purtroppo stanno riportando i cittadini emiliani romagnoli a rivivere le stesse paure del maggio 2023 – scrive in una nota il senatore Fdi Marco Lisei –  Ciò che sta accadendo, allagamenti ed esondazioni erano ampiamente annunciati visto che, come diciamo da mesi, la Regione, nonostante l’esperienza passata, non sta facendo nulla per mettere in sicurezza quegli alvei che già allora avevano ceduto e ciò nonostante le risorse del Governo alla ricostruzione pubblica ci fossero. Ben 94 milioni ha dato il Governo alla Regione sulle somme urgenze e ne hanno spesi a malapena 49 milioni e ben 102 milioni sulla sicurezza idrica e ne hanno speso zero. De Pascale a Ravenna ne ha ricevuti 40, destinati alla sicurezza stradale, tutti soldi largamente inutilizzati. Dopo aver chiesto e ottenuto i finanziamenti dal Governo non hanno provveduto per tempo a fare ciò che andava fatto per mettere al sicuro i cittadini, questo fatto indecente e vergognoso consegna delle responsabilità che non possono essere ignorate, come Fratelli d’Italia andremo in ogni sede giudiziaria perché si accertino le responsabilità perché una cosa è certa, di eccezionale in questi eventi c’è solo l’incapacità della sinistra di gestire il territorio. Solidarietà ai cittadini colpiti”. 

“La situazione, è assurda – per il vicesegretario provinciale Lega Bologna, Matteo Di Benedetto – l’Emilia-Romagna ha ricevuto centinaia di milioni di euro per la ricostruzione e oggi ci troviamo, con alcuni giorni di pioggia, davanti a un disastrosa. Come hanno speso i soldi ricevuti? Perché non li hanno ancora spesi dov’era necessario? Perché non sono state fatte le opere di rafforzamento e messa in necessarie? Siamo senza parole. Da una parte bisogna lavorare per aiutare chi è in difficoltà, dall’altra vogliamo risposte. Segnaleremo a tutte le autorità e alle istituzioni competenti quanto accaduto, perché non è possibile che la cosa pubblica venga gestita in questo modo. Non possiamo trovarci in una situazione simile a quella dell’anno scorso con pochi giorni di pioggia. Quando l’ideologia prevale sulla ragione succedono i disastri. Qualcuno ne dovrà rispondere”. 

“Inaccettabile scaricare responsabilità sul Commissario Figliuolo per opere che da anni sono ferme sulla carta. Capisco che ci avviciniamo a un periodo elettorale, ma bisogna avere un minimo di onestà intellettuale: non si può accusare chi è stato chiamato a gestire l’emergenza solo di recente per ritardi che si trascinano da tempo”. Così il consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti in merito alla mancata realizzazione delle casse di espansione “da luglio a oggi non sarebbe stato possibile completare queste opere, e la realtà è che sono bloccate da anni. Addirittura, ci sono amministratori locali, come il sindaco di Imola, che non sono ancora in possesso delle informazioni necessarie su come portare avanti questi progetti. Siamo di fronte a un problema strutturale, non certo a responsabilità del Commissario”.

“Le casse di espansione vanno fatte – cosa che a oggi è sempre stata rimandata a fronte di ideologie pseudoambientaliste che l’hanno fatta da padrone – ma con progetti adeguati alla nuova realtà territoriale, di portata rinnovata e conformi al reticolato idrografico che peraltro non risulta ancora consegnato dalla stessa Regione alla struttura commissariale – attacca la consigliera regionale FdI Marta Evangelisti – Basta con lo scarica barile, è evidente il ritardo delle opere sia nella fase pre alluvione sia nella gestione successiva”. 

Tosiani: “Campagna elettorale e sciacallaggio”

“Siamo sotto la pioggia, si sta ancora fronteggiando l’emergenza ma evidentemente a qualcuno questo non interessa: meglio cominciare subito con lo sciacallaggio” ha replicato il segretario del Pd dell’Emilia-Romagna Luigi Tosiani “Le parole del senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, infatti, oltre a essere totalmente fuori luogo in un momento come questo, dimostrano la volontà di voler fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini e delle comunità così duramente colpite dal maltempo. Fu così nel 2023, lo è stato nei mesi successivi e ora ci siamo di nuovo”. 

“Come si possono tirare in ballo la Regione Emilia-Romagna e i Comuni quando il Governo ha deciso di gestire la ricostruzione dell’alluvione dello scorso anno direttamente da Roma senza coordinamento con gli enti locali? – continua Tosiani – Con che faccia si lanciano accuse quando non si è stati in grado di far arrivare a cittadini e imprese nemmeno un euro di rimborsi dopo tante promesse? E sarebbe molto utile sapere perché il miliardo e duecento milioni di Euro di fondi Pnrr per Sindaci e comunità locali sono bloccati da nove mesi. La realtà è che in sedici mesi il Governo non ha fatto nulla, né in termini di investimenti, né in termini di ristori, lasciando da soli cittadini, imprese e Istituzioni dell’Emilia-Romagna. Nonostante questo la Regione e i Comuni hanno portato a termine lavori di prevenzione i cui effetti si stanno vedendo in queste ore di fronte a precipitazioni addirittura più abbondanti di quelle del maggio 2023. 

Viene da chiedersi, ma gli esposti di cui parla Lisei a chi sono rivolti? Al Commissario? Al Governo? Visto che tutta la gestione dell’alluvione è stata centralizzata a Roma, con chi se la prendono i parlamentari di Fdi?”, conclude. 


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »