Marche

Maltempo, conta dei danni nell’Anconetano. La rabbia degli alluvionati: «Basta, viviamo col timore»


ANCONA – Oltre 100 interventi dei vigili del fuoco in poche ore tra alberi e rami caduti e anche una tragedia sfiorata, con due ragazze finite con l’auto in un fosso a causa della forte pioggia e riuscite ad uscire per miracolo dall’abitacolo prima che l’acqua del temporale riempisse il canale . È il primo bilancio dell’ondata di maltempo che si è abbattuta su Osimo tra domenica pomeriggio e lunedì notte.

Il resoconto

«Abbiamo ricevuto 23 segnalazioni, perlopiù alberi caduti in strada e accumuli di fango e grandine» ha rendicontato ieri la sindaca Michela Glorio, per quanto ha riguardato specificatamente la protezione civile comunale, durante un sopralluogo diffuso con il candidato governatore del Pd Matteo Ricci e il presidente del Consiglio comunale Simone Pugnaloni. Prima, però, un briefing nell’ufficio della prima cittadina per ascoltare le rivendicazioni del Comitato Alluvione Marche, nato a seguito del tragico alluvione del 2006 e “risorto” dopo l’evento disastroso di settembre 2024. A rappresentare le circa 500 famiglie coinvolte, il responsabile del comitato Andrea Pesaresi. «Di stanchezza da parte dei cittadini ce n’è molta, non si può vivere con il timore che ogni volta che fa un acquazzone un po’ più grosso del normale poi il sistema non funzioni» ha spiegato Pesaresi a Ricci e alla sindaca Glorio. Presente al tavolo anche il comitato per il no alla stazione merci di Castelfidardo.

La solidarietà

Ricci, dal canto suo, ha manifestato solidarietà alle amministrazioni coinvolte dal maltempo di domenica ed ha promesso di interessarsi all’argomento. «Siamo insieme ai sindaci che hanno vissuto una bomba d’acqua molto grossa e che ha creato danni e disagi» ha commentato il candidato governatore per i dem. Aggiungendo. «Il cambiamento climatico è più veloce di quanto immaginassimo». Il viaggio osimano è proseguito fino a via Leopardi, presso l’ospedale cittadino. Anche il nosocomio ha sofferto per l’ondata di maltempo, riportando allagamenti in pronto soccorso e radiologia e la rottura di un controsoffitto in un corridoio. La sindaca ha incontrato il primario del pronto soccorso Adolfo Panzoni, che ha spiegato come nelle fasi più critiche dell’acquazzone di domenica pomeriggio sia stato necessario dirottare le ambulanze presso altri ospedali. A causa di un guasto all’impianto elettrico, infatti, anche radiologia è andata ko per alcuni minuti. L’emergenza è comunque rientrata piuttosto rapidamente. Infiltrazioni si sono verificate anche nella casa di riposo Grimani Buttari, a San Sabino. «Ma la conta dei danni non è ancora finita» precisa Glorio. In via Buffarda, a causa di uno smottamento, la circolazione è rimasta interdetta anche per la giornata di ieri. La sindaca ha anche raccontato di essere stata svegliata intorno alle 2 di lunedì notte per un incidente che ha coinvolto un’auto su cui viaggiavano due ragazze. A causa dei forti temporali che si sono protratti sino all’alba, il guidatore non sarebbe riuscito a vedere la curva e l’auto sarebbe quindi volata in un fosso. Le giovani sono riuscite a mettersi in salvo per miracolo, lasciando l’abitacolo appena prima che l’acqua del temporale riempisse il canale. Ad aiutarle anche un equipaggio dei vigili del fuoco di passaggio, che però non è riuscito ad estrarre l’auto dal fosso prima della mattina, quando l’acqua è defluita. Allagamenti segnalati anche in via Aldo Moro. «Ma stavolta, più che la pioggia, a creare problemi è stato il vento» ha rilevato la sindaca Glorio. Rivolgendosi anche ai privati affinché «si prendano cura delle loro piante». Per coprire questa prima fase dell’emergenza, comunque, il Comune ha previsto uno stanziamento straordinario di 20mila euro.




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