Malore fatale, precipita col parapendio in una piscina piena di bambini a Porto Sant’Elpidio, muore il recordman Felix Baumgartner. Ferita animatrice. L’ultimo video su Instagram
PORTO SANT’ELPIDIO Tante volte ha sfidato la sorte come quel 15 marzo 2012, quando si lanciò nel vuoto da quasi 22emila metri di altezza, trascorrendo circa tre minuti e 43 secondi in caduta libera raggiungendo una velocità di oltre 1.100 km7h, prima di aprire il suo paracadute. Felix Baumgartner, paracadutista austriaco di 56 anni, conosciuto a livello mondiale per le sue imprese estreme, ha trovato la morte ieri pomeriggio cadendo con il suo parapendio a motore sulla piscina del villaggio turistico Le Mimose del Club del Sole, in via Faleria a Porto Sant’Elpidio.
Lo schianto
L’incidente è avvenuto intorno alle 16,20 di ieri. Baumgartner si è schiantato contro il casotto di legno, accanto alla piscina piena di turisti, con tanti bambini in acqua. Ferita un’animatrice del villaggio, colpita da un detrito e trasportata in ambulanza all’ospedale di Fermo. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi. Per il recordman austriaco, invece, non c’è stato nulla da fare. Subito le sue condizioni di salute sono disperate. Gli operatori sanitari, giunti sul posto, hanno praticato il massaggio cardiaco, per quasi un’ora. Tentativi risultati vani. Qualcuno aveva notato che il parapendio stava volando a a bassa quota sopra il villaggio pochi minuti prima dell’incidente. Secondo alcuni testimoni che hanno assistito alla scena, Baumgartner non ha lanciato alcuna richiesta di aiuto. Per questo si ipotizza che abbia accusato un malore improvviso in volo, perdendo il controllo del parapendio, che è precipitato. Sul posto sono arrivati i carabinieri e i volontari della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio con l’automedica e due ambulanze. E’ stato necessario anche l’intervento dei vigili del Fuoco, allertati per la presenza di carburante.
L’ultimo post su Instagram: quando preparava il motoro del suo parapendio
La perdita di benzina
Nell’aria un forte odore di benzina: i pompieri hanno messo in sicurezza la zona per poi ispezionare i resti del parapendio per escludere perdite di carburante o rischi di incendio, mentre i sanitari erano impegnati nella rianimazione. Tra i genitori dei bambini in piscina, un giovane padre ha raccontato di essere stato tra i primi a prestare i soccorsi: «Ma non dava segnali di vita». Poco dopo l’incidente è atterrato l’elisoccorso da Ancona ma oramai non c’e3ra più nulla da fare. Il parapendio, ridotto a un groviglio di lamiere è stato posto sotto sequestro. Le indagini sono in corso per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente e accertare se ci siano stati problemi tecnici o, come sembra più probabile, un malore improvviso del paracadutista.