Marche

maestre notano i lividi, mamma nei guai


ANCONA L’avrebbe picchiato con una scarpa fino a lasciargli lividi sulle braccia e perfino sulla schiena. Sono stati però i graffi sulle mani del piccolo di soli 7 anni a insospettire le maestre di una scuola della provincia di Ancona, che si sono successivamente accorte anche delle ecchimosi sul resto del corpo. Alla domanda su come se le fosse procurate, il bambino ha risposto: «È stata mia madre a picchiarmi con una scarpa». Una violenza in piena regola, sufficiente a trascinare in tribunale la madre della giovane vittima.

I fatti risalirebbero a un periodo compreso tra novembre 2020 e gennaio 2021, quando il ragazzino aveva solo 7 anni.

Oggi ne ha 11 e vive in una comunità, lontano dalla casa in cui sarebbero avvenuti i maltrattamenti. Per sua madre, una 34enne di origine straniera, è invece cominciato il processo con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione. A dover prendere una decisione sarà il giudice Matteo Di Battista mentre il tribunale ha nominato quale tutore legale del piccolo l’avvocato Sabrina Stefanelli, che si è costituita parte civile per conto del suo giovane assistito con l’avvocato Federica Battistoni.

Lei nega tutto

L’imputata nega però ogni accusa, riconducendo a una serie di eventi fortuiti i lividi trovato sul corpicino. Diverse le giustificazioni addotte finora. Una volta, ad esempio, l’avrebbe colpito per sbaglio mentre era intenta a cucinare e il bambino si sarebbe avvicinato troppo. In un altro frangente, invece, al piccolo sarebbe caduto addosso un passeggino mentre era intento ad aiutare la madre a tirarlo giù dall’armadio. Tutti gli altri segni, poi, sarebbero riconducibili a una forma di dermatite di cui il ragazzino soffre. Agli atti del processo, comunque, ci sono sia i certificati medici che la relazione prodotta dalla scuola all’atto della scoperta dei segni di presunta violenza. La prossima udienza del caso è prevista per il 19 giugno.




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