Umbria

ma le vetture non sono le sue e la richieste è prescritta


L’Agenzia delle entrate gli chiede quasi 800 euro di bollo arretrato, ma le due autovetture non sono mai state intestate a lui e la richiesta è anche prescritta.

Un cittadino si è dovuto rivolgere alla Corte di giustizia tributaria di Perugia per contestare una cartella esattoriale emessa dall’Agenzia delle entrate-Riscossione “riguardante tasse automobilistiche anno d’imposta 2017 relativamente a due veicoli” per un importo complessivo di 720,36 euro. Il ricorrente ha contesta l’atto di recupero ritenendolo “illegittimo e infondato”.

Secondo il ricorrente, infatti, i crediti relativi alle tasse automobilistiche anno 2017 sarebbero prescritti in quanto notificati solo nel 2024. Altro motivo dio ricorso è la “mancanza di requisito della titolarità di diritto reale sui veicoli per cui si richiede il bollo” in quanto “i veicoli oggetto del contenzioso tributario non sono mai stati di proprietà” del ricorrente.

Secondo i giudici tributari i ricorso va accolto in quanto dalla documentazione prodotta “si evince chiaramente che la pretesa fiscale è prescritta, considerando che l’ormai costante orientamento della giurisprudenza di legittimità afferma che la tassa automobilistica soggiace ad un termine triennale” e quindi andava richiesta entro il 2020, ma considerando “che la pretesa tributaria riguardava tasse auto 2017 e la notifica della cartella di pagamento è avvenuta in data 23/04/2024 il credito è prescritto”.


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