Economia

Lvmh, ricavi in calo del 4% e utile del 22%


Le stime per il 2025

«In un contesto geopolitico ed economico incerto, il Gruppo conferma fiducia e manterrà una strategia incentrata sul continuale rafforzamento della desiderabilità dei propri marchi, facendo leva sull’eccellente qualità dei prodotti e sull’eccellenza del retail» si legge nel comunicato, che prosegue: «La strategia di puntare al massimo livello qualitativo in tutte le attività, unita all’energia e all’eccezionale creatività dei team, consentirà al gruppo Lvmh di rafforzare ulteriormente la sua leadership mondiale nel settore del lusso anche nel 2025».

Il consiglio di amministrazione, che ha approvato la semestrale, ha deliberato un dividendo intermedio di 5,50 di euro per azione, che sarà corrisposto giovedì 4 dicembre 2025.

Bernard Arnault, presidente e ceo di Lvmh, ha commentato che il gruppo «ha dimostrato solidità in un contesto complesso», grazie alla forza dei marchi e alla inesauribile capacità di innovare, restando fedeli alla cultura di incomparabile artigianalità. «Al di là delle incertezze attuali, restiamo focalizzati sulla visione di lungo periodo che ha sempre guidato il nostro gruppo», ha evidenziato l’imprenditore, che ha quindi indicato: «saremo vigili nella seconda metà dell’anno. Ho piena fiducia nello straordinario potenziale a lungo termine di Lvmh e nell’impegno dei nostri team per rafforzare ulteriormente la leadership del gruppo nel settore del lusso. La nostra priorità condivisa è offrire ai nostri clienti i prodotti più eccezionali».

Il direttore finanziario di Lvmh, Cecile Cabanis, nel corso della conference call con gli analisti ha dichiarato che il gruppo sposa una strategia di attesa (’wait and see’), in vista di un accordo tra Usa e Stati Uniti sul fronte commerciale. Uno scenario con dazi al 15%, come emerso nelle ultime ore, per la manager «rappresenterebbe un buon risultato», poiché alcuni marchi del gruppo, a parte alcuni vini e liquori come il Cognac Hennessy, godono ancora di un potere nel fissare il proprio listino dei prezzi. «Sembra che siamo vicini a un accordo sui dazi – ha detto ancora – sarebbe positivo visto che ridurrebbe l’incertezza economica», ha concluso.

Il commento degli analisti

«Nel secondo trimestre del 2025, Lvmh ha evidenziato ancora segnali di debolezza, con la divisione Fashion & Leather Goods (F&LG) in calo organico del 9%, peggiore del previsto (-6,4% secondo il consenso)» si legge nel commento di Bernstein, che prosegue: «A reggere il colpo sono state invece le altre divisioni: Wines & Spirits (W&S) ha registrato un calo contenuto al -4% (versus -7,5% atteso), mentre la divisione Selective Retailing cresce del +4%, sopra la stima di +1,8%. Grazie a una rigida politica di contenimento dei costi – in risposta all’indebolimento della domanda – l’Ebit ha superato le stime di circa €150 milioni (+2%). Lvmh ha affrontato una serie di criticità, tra cui il rallentamento delle vendite in marchi di punta come Dior, Hennessy e la catena DFS. Per il secondo semestre 2025 saranno cruciali le misure correttive che il gruppo adotterà».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »