Società

Lutto nel mondo della scuola, addio a Paola Serafin, sindacalista della Cisl Scuola. Barbacci: “Una gravissima perdita”

Si è spenta a Roma dopo una lunga malattia, affrontata fino all’ultimo con la forza, la passione e la dedizione che hanno sempre contraddistinto la sua vita professionale e personale.

Serafin, per anni componente della segreteria nazionale CISL Scuola, si è occupata con competenza e sensibilità delle problematiche relative alla dirigenza scolastica e alla formazione dei quadri sindacali. Il suo impegno non è mai venuto meno neppure negli ultimi mesi, segnati dalle difficoltà della malattia: solo pochi giorni fa, venerdì scorso, aveva partecipato attivamente a un incontro al Ministero dell’Istruzione sulle assunzioni dei dirigenti scolastici, offrendo come sempre idee e proposte di grande valore.

La sua perdita rappresenta una ferita profonda non solo per i suoi familiari, a cui va l’affetto commosso di tutta l’organizzazione, ma per l’intero mondo dell’istruzione. “Chiunque l’abbia conosciuta – ricorda Ivana Barbacci, segretaria generale CISL Scuola – ne ha apprezzato le doti non comuni sia sul piano culturale che professionale. Per noi era un punto di riferimento autorevole, sempre pronta al confronto e alla collaborazione, capace di offrire il suo incoraggiamento anche nei momenti più difficili”.

Oltre al suo contributo in CISL Scuola, Paola Serafin era anche componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, dove il suo punto di vista e la sua esperienza sono stati fondamentali nel dibattito sulle prospettive scolastiche nazionali.

Tra i tanti ricordi indelebili lasciati da Serafin, il suo sorriso: “Un sorriso – afferma ancora Barbacci – che non l’ha mai abbandonata nemmeno nei mesi più duri, e che per tanti anni è stato di sostegno e motivazione per colleghi, amici e associati”.

A stringersi oggi attorno al dolore del marito, Fabrizio Pantanella, e del figlio Andrea, è tutta la comunità scolastica e sindacale. “Siamo consapevoli che per loro la perdita sia ancora più lancinante – conclude Barbacci – ma ci auguriamo che la nostra vicinanza possa portare almeno un po’ di conforto in questo momento così difficile”.


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