Lungo Talvera, il Tar salva il bar Sant’Antonio: no allo sfratto del Comune – Bolzano
BOLZANO. La famiglia Gasser tira un grosso sospiro. Il Tar di Bolzano, infatti, ha accolto il ricorso di Maria Luigia Gasser & C., infatti, contro l’ingiunzione del Comune che intimava loro di sgomberare i locali che ospitano il bar Sant’Antonio, al civico 10 della Passeggiata Lungo Talvera, gestito dalla sua famiglia da una quarantina d’anni. Il Comune di Bolzano, acquistata dalla Provincia la particella edificale su cui sorge lo storico locale nel marzo del 2023 e divenutone quindi proprietario, aveva notificato lo sfratto ai Gasser il 6 giugno dello scorso anno, ordinando loro di lasciare l’immobile entro il 18 luglio successivo.
Nei progetti dell’amministrazione c’era la ristrutturazione della struttura, con l’ampliamento dei servizi igienici, che sarebbe stata poi messa a disposizione della cittadinanza. Due giorni prima della scadenza del termine, i gestori del bar Sant’Antonio avevano impugnato l’ordinanza di rilascio del locale adottata dal sindaco Renzo Caramaschi il 6 giugno dello scorso anno. Nell’articolata sentenza si legge che «l’ordinanza impugnata risulta emessa in assenza dei requisiti normativamente fissati per l’esercizio del potere formalmente attribuito all’Amministrazione, con conseguente illegitimità del provvedimento assunto in violazione della legge». I Gasser, insomma, possono dormire sonni tranquilli e restare al bar Sant’Antonio. Sentenza di cui l’assessore comunale al patrimonio, Stefano Fattor, prende serenamente atto. Ora che succede, assessore? «Succede che i gestori – risponde – continueranno a portare avanti la loro attività al bar sulla Passeggiata Lungo Talvera fino alla fine del contratto, tra un paio di anni».
Il bar Theiner
Qualche centinaia di metri più a sud del bar Sant’Antonio, in via Museo, si trova lo storico bar Theiner, chiuso ormai dall’ottobre del 2023. Dopo la chiusura, avvenuta anch’essa tra le polemiche, il Comune aveva raccolto una trentina di manifestazioni di interesse per la gestione del locale. Dopo il sopralluogo nel locale all’imbocco delle passeggiate del Talvera, i potenziali interessati si erano prima ridotti a tre e ora ne sono rimaste due. Troppo alte, forse, le spese da sostenere e troppo pochi gli anni – fino al 2028 – della gestione per poterle ammortizzare. «A questo punto – dice l’assessore Stefano Fattor – andremo a trattativa privata e lo assegneremo al miglior offerente». Si apre uno spiraglio, insomma, per rivedere aperto entro la prossima primavera uno dei locali che rappresentano un tassello importante nell’offerta turistica della città.