Ludovico Bellucci che dà voce ai film muti con la sua musica
Avere vent’anni ed essere un musicista innamorato del cinema muto, nella città dove il cinema è nato, suona come una fantasticheria, come la Rêverie di Debussy, un sogno ad occhi aperti. Infatti, il compito di Ludovico Bellucci, giovane pianista di Torino che ultimamente sta realizzando degli spettacoli in cui musica dal vivo i grandi film muti della storia del cinema, è quello di far sognare il pubblico in sala. Ed è ciò che intende fare anche nel concerto “La musica del Mito”, domani 22 ottobre (ore 21, ingresso gratuito con prenotazione) nel Coro di Santa Pelagia (via San Massimo 21), «un viaggio tra immagini e suono, tra mito e memoria – spiega l’artista e compositore – un’esperienza immersiva che unisce cinema, storia e composizione contemporanea». In questa occasione, verranno proiettati integralmente, su grande schermo, due capolavori del cinema muto italiano come “Didone abbandonata” di Luigi Maggi (1910), musicato in prima assoluta e dedicato alla tragica storia d’amore della regina fenicia di Cartagine, narrata da Virgilio nell’Eneide, e “La caduta di Troia” di Giovanni Pastrone (1911), il regista di “Cabiria” celebrato al Museo del Cinema alla Mole Antonelliana, sulla sanguinosa guerra e la distruzione della città omerica. Introduce la serata Maria Adorno con un breve inquadramento storico-artistico. L’evento è promosso da Fondazione OMI (Opera Munifica Istruzione), ente filantropico con 250 anni di storia alle spalle, da sempre dedito alla cura del bene comune e alla crescita culturale della comunità attraverso istruzione, formazione, musica e cultura. Questo cine-concerto a cura di Bellucci offre l’opportunità di immergersi anche nel contesto storico e sociale del primo decennio del Novecento, ammirando immagini di grande fascino e ascoltando musiche inedite, composte appositamente da Bellucci per accompagnare lo sviluppo narrativo di questi due film muti. «Tutto questo accade nella cornice settecentesca del Coro di Santa Pelagia – sottolineano da Fondazione OMI – per restituire vita e voce alla memoria visiva del passato». L’evento è realizzato con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino e la Cineteca Nazionale del Museo del Cinema.
Source link