Lucio Corsi incanta al ‘No Borders Music Festival’
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Con la sua delicatezza, Lucio Corsi ha incantato questo pomeriggio i cinquemila cuori arrivati per lui ai Laghi di Fusine in occasione della trentesima edizione del No Borders Music Festival. Corsi è un cantante che rinvigorisce l’umore, accende il sorriso e incornicia l’imperfezione come vero atto di ribellione in un mondo ormai fin troppo impostato al compimento estetico. Dal primo pezzo in scaletta, ‘Freccia Bianca’, ha cercato il contatto con il pubblico avvicinandosi al coro di cinquemila persone con la sua fedelissima chitarra. Sono molti i brani con i quali Lucio Corsi ha coinvolto il pubblico, frutto di una vita passata tra le scale pentatoniche: ‘La Bocca della Verità’, ‘Danza Classica’, ‘Trieste’, ‘Sigarette’, ‘Magia Nera’, ‘Francis’ e molte altre. L’artista sa calcare il palco con il suo ormai rinomato abito di scena: trucco bianco, spalline volutamente esagerate, stivali alti e chitarra al collo. Il tocco poetico di un artista poliedrico come Lucio Corsi non deve distrarre dal realismo con cui dipinge a pennellate vocali il suo, e ormai nostro, mondo con canzoni come ‘Volevo Essere un Duro’, ‘Situazione Complicata’ e ‘Cosa Faremo da Grandi’. Lucio Corsi è un musicista completo, la sua conoscenza musicale gli garantisce un gioco repentino e naturale di ritmi e strumenti, riuscendo sempre a mantenere un livello artistico sublime. Questo pomeriggio ha chiuso il concerto con ‘Tu Sei il Mattino’, ‘Astronave Giradisco’, ‘Altalena Boy’ e il bis di ‘Francis’.
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