Friuli Venezia Giulia

Luciano Bordin riconfermato alla guida dei pensionati regionali CISL

Luciano Bordin è stato riconfermato, con voto plebiscitario, alla guida della categoria regionale dei pensionati della Cisl. Con lui in segreteria, per la prima volta, Rosa Mazzolo e Roberto Sigalotti. L’elezione è giunta al termine di due giorni di lavoro, dai quali sono emerse le priorità della Fnp, tra cui quella che riguarda la gestione della non autosufficienza, che in Friuli Venezia Giulia riguarda quasi 38mila persone (senza contare i 44mila 100 anziani ancora autonomi ma catalogati come fragili o ad altissimo rischio di perdita della propria autonomia), numero comunque destinato a crescere velocemente nei prossimi anni.
“Siamo di fronte ad uno scenario – spiega Bordin – che lascia pochi dubbi se guardiamo alle proiezioni della popolazione anziana e che ci fa dire che dovremo sempre più percorrere la via della presa in carico domiciliare, personalizzata e tarata sui bisogni reali, spingendo affinché questa scelta possa essere presa dalle famiglie a condizioni di equità, avendo, cioè, la certezza di poter beneficiare di tutti i servizi e le prestazioni necessarie alla cura della persona, che sono garantite nelle strutture, come, ad esempio, la fisioterapia e l’assistenza infermieristica”.
“Siamo, dunque, d’accordo sulla necessità di un piano straordinario e per l’aumento di posti letto convenzionati nelle residenze per anziani, ma il tema, soprattutto legato alla non autosufficienza, deve prevedere la stessa determinazione rispetto alla possibilità di tenere e gestire da casa la persona che ha bisogno di cure ed assistenza”.
Grande attenzione va poi rivolta alla cosiddetta “presa in carico”, che deve portare, il sistema pubblico a definire per ciascun paziente, un budget di salute necessariamente personalizzato e tarato sui reali bisogni dell’anziano e della famiglia: “Sicuramente – afferma Bordin – la nostra regione, rispetto al resto d’Italia, è tra le più virtuose in termini di sperimentazione e nella messa in rete di tutti i soggetti coinvolti dalla presa in carico del non autosufficiente, ma c’è ancora molto da fare per armonizzare e rendere strutturale su tutti i territori l’integrazione tra ospedali, distretti, geriatrie, medici di medicina generale, ma anche il terzo settore, a favore di una logica di domiciliarità comunitaria”. 
“La questione anziani – per la Fnp Cisl Fvg – sarà, dunque, sempre più rilevante, tanto da richiedere approcci sempre più complessi”. Per far fronte ai bisogni emergenti serve tenere ben a mente tre obiettivi: la massima integrazione del sistema, l’innovazione dell’offerta, anche fornita alle famiglie, ricorrendo pure alle grandi potenzialità della telemedicina, e aumentare le dotazioni finanziarie, ponendole, però, solo sulle soluzioni strutturate. Una delle quali – via intermedia tra la domiciliarità e la struttura, può essere quella del co-housing, esperienza che – per la Fnp Cisl Fvg – andrebbe maggiormente valorizzata, rafforzata e aiutata ad essere sostenibile, poiché consente una presa in carico della persona parzialmente non autosufficiente in un ambiente sicuro, protetto, ma anche in qualche modo familiare, e- dall’altra parte – contribuisce in modo virtuoso ad una rigenerazione anche urbana delle comunità.


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