Luciana Littizzetto ai torinesi: “Donate gli organi che da morti non vi servono”
“E donateli questi organi che una volta morti non vi servono. Anche Papa Francesco era favorevole”. Una Luciana Littizzetto in forma smagliante ieri é arrivata all’Anagrafe centrale per parlare con i cittadini che dovevano rinnovare la carta d’identità e spiegare loro l’importanza dell’esprimere il consenso all’espianto di organi, non lasciando ai parenti il compito di decidere il da farsi. Con lei anche l’assessore Francesco Tresso convinto che in “una città conosciuta per l’eccellenza dei trapianti sarebbe bene eccellere anche nelle donazioni”.
Oggi invece le dichiarazioni di volontà su questo fronte sono in calo.
Soprattutto nella fascia tra i 18 e i 30 anni. Dal 2012 a oggi sono state in tutto 374.955 quelle fatte al momento del rinnovo della carta d’identità nelle anagrafi torinesi, di cui 231.727 consensi (61,8%) e 143.228 opposizioni (38,2%). Ma i sì stanno scendendo: nel 2024 sono stati 33.590. Nel 2023, 39.405. Nei primi mesi di quest’anno i favorevoli erano invece 8.850.
Questo calo ha spinto la Città ad agire con una campagna di sensibilizzazione, insieme alle
associazioni. “Rifiutare la donazione forse è un retaggio vecchio, o una paura – dice la Lucianina nazionale -. Tanti dicono non è una mia priorità in questo momento. E invece lo è: si può salvare una vita. Non si è mai troppo anziani o sgangherati”. La comica ha vissuto il dramma di un’amica che attendeva un fegato. “Sono stati anni di attesa, anche momenti di paura. Quando ha ricevuto l’organo, ci siamo dette: ora, insieme, faremo un cammino di divulgazione perché tutti facciamo la scelta di donare”.
Una scelta che si può fare al momento del rinnovo del documento di identità. “In Inghilterra se non dichiari di essere disposto a donare non puoi neanche ricevere un organo in caso di necessità. Qui invece si ha paura che ce lo tolgano che siamo ancora vivi. Ma non è così: c’è prima da sciöpé”.
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