Marche

Lotta alle truffe, cinque denunce. Con lo spoofing sottratti 33mila euro

INDAGINI – Le Stazioni dei Carabinieri di Sant’Elpidio a Mare, Fermo e Montegranaro hanno portato a termine una serie di operazioni che hanno portato all’identificazione e alla denuncia di diversi truffatori, evidenziando l’efficacia dell’Arma nel contrastare tali reati.

Continua, senza sosta, la lotta dei carabinieri alle truffe, di ogni genere e tipologia. E così, nell’ultimo report dell’Arma figurano cinque persone denunciate.

Nei giorni scorsi, nell’ambito di un’intensificata attività di controllo e prevenzione delle truffe, fenomeno che continua a colpire in maniera subdola i cittadini, i carabinieri del comando provinciale di Fermo hanno portato a termine una serie di operazioni che hanno visto la denuncia di cinque individui responsabili di articolate truffe. Recentemente, le Stazioni dei Carabinieri di Sant’Elpidio a Mare, Fermo e Montegranaro hanno portato a termine una serie di operazioni che hanno portato all’identificazione e alla denuncia di diversi truffatori, evidenziando l’efficacia dell’Arma nel contrastare tali reati.
A Sant’Elpidio a Mare, i militari della locale stazione hanno denunciato a piede libero un ragazzo di origini russe, già noto per precedenti di polizia. A seguito di una querela presentata da una residente, è emerso che il 22enne aveva utilizzato astuti raggiri per ingannare la vittima. Facendosi passare per la figlia, aveva indotto la malcapitata a ricaricare una PostePay per un importo di 1.300 euro, giustificando la richiesta con la falsa notizia di aver smarrito il telefono e i documenti. Grazie all’attività investigativa dei Carabinieri, il truffatore è stato identificato e denunciato alla locale Procura della Repubblica.
Analogamente, a Fermo, i Carabinieri della Stazione hanno denunciato due individui, un 49enne foggiano e un 31enne napoletano, per frode informatica e sostituzione di persona. I malintenzionati, operando attraverso la tecnica dello spoofing si sono spacciati per operatori di una banca e della Questura di Fermo, riuscendo a convincere una vittima a effettuare due bonifici per un totale di 33.000 euro su conti a loro intestati. Obiettivo dello spoofing è solitamente quello di ottenere informazioni sensibili, diffondere malware o effettuare frodi, può manifestarsi in vari modi come ad esempio invio di email con un mittente falsificato o invio di pacchetti di dati con indirizzi IP falsificati o modifica del numero visualizzato durante una chiamata telefonica per sembrare un’altra persona o un’azienda.
A Montegranaro invece l’operato dei Carabinieri ha portato alla denuncia di un 23enne napoletano, accusato di truffa e ricettazione. Il giovane aveva pubblicizzato la vendita di un giubbotto K-Way su un sito web di e-commerce, ma ha spedito alla vittima un prodotto contraffatto e difforme da quello promesso. Inoltre, un’altra denuncia ha riguardato una 40enne napoletana, che aveva indotto una vittima a versarle 130 euro per l’acquisto di una console Nintendo Switch, mai consegnata.

L’azione investigativa tempestiva dei Carabinieri dimostra come l’Arma sia costantemente al fianco dei cittadini nella lotta contro le truffe. L’Arma continua a monitorare il territorio e a garantire la sicurezza della comunità, ricordando ai cittadini di prestare attenzione e di non farsi ingannare: da tempo sono stati pubblicati e resi disponibili utili consigli su come difendersi dalle truffe, in tal senso è possibile consultare il sito ufficiale dell’Arma dei Carabinieri a questo link. Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere le precauzioni indicate.

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