Lotta alle cavallette in Sardegna: stop all’emergenza, inizia la fase di monitoraggio
NORAGUGUME – “Finita l’emergenza, ora monitoraggio e controllo”. Con queste parole, l’assessore regionale all’Agricoltura Gian Franco Satta ha annunciato l’avvio della fase di transizione nella lotta all’invasione delle cavallette in Sardegna. L’incontro, tenutosi presso la sede Enas della centrale operativa di Laore Sardegna a Noragugume, ha segnato un passaggio cruciale nella gestione di questa problematica che ha gravemente danneggiato le produzioni agricole di 22 comuni sardi.
L’evento, organizzato dall’assessorato dell’Agricoltura in collaborazione con l’agenzia Laore, ha visto la partecipazione di numerose autorità e rappresentanti del territorio, tra cui Forestas, Arpa Sardegna, le prefetture, le province, i sindaci dei comuni coinvolti, le compagnie Barracellari e le associazioni di categoria.

Presentazione piano cavallette
Sulla base dei dati raccolti e delle valutazioni fatte, il piano presentato dall’agenzia Laore prevede per il 2025 l’avvio di una fase di transizione, tra la fase emergenziale fitosanitaria assoluta, iniziata nel 2022, e un periodo di controllo e contenimento per gli anni a seguire. Sono tre le parole chiave del piano di intervento 2025 per l’invasione delle cavallette in Sardegna: riconoscimento, monitoraggio e difesa. Il piano si realizza grazie a un lavoro che vede la partecipazione di enti nazionali, regionali, provinciali, comunali e la popolazione dei territori interessati.
LE AZIONI – Strategico per il controllo del fenomeno, sono previste: il riconoscimento degli insetti nella fase più giovane, una segnalazione tempestiva, il monitoraggio e la georeferenziazione delle varie fasi del ciclo di vita delle locuste, l’applicazione di modelli previsionali per la pianificazione degli interventi, l’utilizzo di tecniche di gestione integrata, interventi e trattamenti puntuali demandati per le aree private, ai proprietari dei terreni agricoli, e per le aree pubbliche, a comuni e province.
L’agenzia Laore continuerà ad assicurare nel 2025 le attività di coordinamento nel monitoraggio e assistenza tecnica, di formazione e divulgazione, di applicazione di modelli agrometeorologici, di analisi, di predisposizione degli avvisi agli imprenditori e di attuazione del monitoraggio delle forme deponenti, coordinando se necessario, Protezione civile e Barracelli. Il tutto in costante raccordo con la Fao, sia per quanto attiene alle azioni di monitoraggio, sia per le azioni di lotta innovativa.
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