Lorenzo De Silvestri e Carlotta Mazzitelli, testimonial Airc: «Insieme nella vita e nella ricerca contro il cancro»
«Mia moglie è schierata in prima persona perché della ricerca ha fatto la propria vita, io ho cercato di utilizzare la mia immagine, i miei social e la mia presenza per aiutare la ricerca il più possibile, per raccogliere fondi. Ho scoperto in casa l’importanza della ricerca per tutti». Lorenzo De Silvestri per Bologna è il sindaco, calcisticamente parlando, il giocatore diventato bandiera, quello che, quando arriva un nuovo compagno lo inserisce nella chat della, lo porta a conoscere la città. Sua moglie è Carlotta Mazzitelli ricercatrice presso l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Sono una delle coppie più lontane dallo stereotipo del calciatore e della sua compagna e sono testimonial e sostenitori di AIRC, Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro in particolare in giornate come quella di domenica 11 maggio quando l’Azalea della Ricerca torna, in occasione della Festa della Mamma, in più di 3.900 piazze in tutta Italia.
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«Io posso dire di aver fatto della mia passione il mio lavoro, perché la ricerca è proprio quello a cui ho dedicato finora la mia vita ed è quello per cui ho studiato e il mio lavoro attuale. Lavoro al Sant’Orsola occupandomi nello specifico di tumori al seno» spiega Carlotta Mazzitelli. «Ha deciso la vita per me in un certo senso, perché da piccola ho perso mio padre proprio per un tumore e ho deciso che a quell’evento traumatico volevo dare un’accezione positiva e ho cercato di trasformare il dolore in energia in più per poter aiutare gli altri. Ne ho fatto una missione che è stata terapeutica per me e utile per la comunità».
La consapevolezza di questa ricercatrice è arrivata con la vicinanza fin da bambina, ma ancora tanti adulti non si avvicinano alla ricerca se non quando la malattia colpisce un familiare o una persona amica. «Ancora troppo spesso», aggiunge Carlotta Mazzitelli, «Posso però dire che, almeno nella ricerca, il Covid ha un po’ responsabilizzato la comunità su quanto possa essere proprio importante la ricerca. È vero purtroppo che o una cosa la vivi, come è successo a me in famiglia o Lorenzo attraverso di me, o oppure non ti rendi conto del tutto».
L’obiettivo dell’Azalea della Ricerca è anche di raccogliere nuove risorse da destinare ai progetti di ricerca sui tumori che colpiscono le donne. Solo lo scorso anno in Italia sono state stimate 175.600 nuove diagnosi. L’attenzione per la ricerca è molto aumentata negli ultimi anni è aumentata perché i tumori sono ormai spesso nelle vite dei nostri conoscenti e molti hanno visto che i passi avanti della ricerca portano alla guarigione in molti casi. «Airc aiuta tanto anche nella prevenzione. Purtroppo in Italia l’adesione ai programmi di screening è ancora molto bassa e invece è fondamentale per riuscire a individuare quei tumori quando sono ancora nello stadio iniziale. La responsabilizzazione deve essere anche in questo senso, nel fare una buona prevenzione su noi stessi. Arrivando in tempo tumori che risulterebbero incurabili, invece possono essere curati» spiega la ricercatrice, che sarà mamma in estate.
Sono molti anche i buoni comportamenti da veicolare, per tutti. Spiega Lorenzo De Silvestri: «Io lo faccio mostrando i miei comportamenti dall’attività fisica al mangiare in modo sano proprio per prevenire i tumori. Ovviamente il non fumare. Non sempre attecchisce, ma essere d’esempio mi mi dà quella linfa vitale per poterlo continuare a fare anche se spesso le giovani generazioni sono soggette a esempi, secondo me, sbagliati, ma molto più facili, per esempio, da vedere sui social» .