l’Opera italiana incontra la musica cinese
La Sala Patronato della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia accoglierà un appuntamento musicale di straordinaria portata sabato 18 ottobre 2025, alle ore 20: un concerto che celebra l’incontro tra la grande tradizione dell’opera italiana e la ricchezza della musica cinese. L’evento, organizzato dal Vivaldi Festival con il supporto dell’Hong Kong Arts Development Council, anticipa la prossima edizione del festival prevista per il 2026 e promette di offrire al pubblico veneziano una serata di alto valore artistico e simbolico.
Protagonisti della serata saranno due figure di spicco del panorama lirico internazionale: Warren Mok, celebre tenore e icona della lirica cinese, e Bing Bing Wang, soprano di fama mondiale e tra le personalità più seguite della scena culturale asiatica. Mok, definito da molti il “Pavarotti d’Oriente”, vanta una carriera che si estende tra Asia, Europa e Stati Uniti, dove ha calcato i palcoscenici più prestigiosi. Bing Bing Wang, nata a Shanghai, unisce alla sua brillante attività musicale una grande popolarità anche sui social media, dove promuove la cultura lirica presso le giovani generazioni.
Accanto ai due artisti principali si esibiranno i tenori Samuel Huang e Chen Yong, mentre al pianoforte sarà presente Vincenzo Taramelli, musicista italiano di lunga esperienza e sensibile interprete del repertorio operistico. Il programma, pensato come un viaggio musicale attraverso culture e linguaggi diversi, proporrà celebri arie dell’opera italiana – da Verdi a Puccini, passando per Donizetti e naturalmente Vivaldi – insieme a brani che rappresentano la tradizione musicale cinese, in un dialogo artistico capace di fondere melodia e poesia.
Con questo concerto, il Vivaldi Festival compie un passo significativo nel suo percorso di apertura internazionale. L’iniziativa mira non solo a consolidare i rapporti culturali tra Italia e Cina, ma anche a promuovere la conoscenza del teatro operistico vivaldiano nel Paese asiatico, dove il repertorio del “prete rosso” veneziano è ancora oggi poco conosciuto. In questo senso, la serata del 18 ottobre assume anche un valore divulgativo, portando a un pubblico nuovo la bellezza della musica barocca e la tradizione lirica italiana.
L’evento si inserisce nella visione del festival, fondato per valorizzare la figura di Antonio Vivaldi e per riscoprire il suo contributo alla storia della musica attraverso collaborazioni, progetti educativi e scambi artistici internazionali. L’incontro tra artisti italiani e cinesi rappresenta dunque un momento di dialogo tra due civiltà musicali che, pur lontane, condividono la stessa passione per la voce, il racconto e l’emozione.
Il pubblico veneziano potrà così assistere a una serata che promette non solo virtuosismo vocale, ma anche un messaggio di fratellanza culturale e di armonia tra i popoli, nel segno universale della musica. Un’occasione imperdibile per vivere, nel cuore di Venezia, l’incanto di un ponte sonoro tra Oriente e Occidente.
Il programma offrirà celebri numeri del repertorio operistico di tutti i tempi, partendo da alcune arie di Antonio Vivaldi scritte per le opere Il Giustino e Orlando per poi offrire grandi classici del repertorio come “La donna è mobile” da Rigoletto e “De’ miei bollenti spiriti” da La Traviata di Giuseppe Verdi, “Una furtiva lagrima” da L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, “O soave fanciulla” da La Boheme, “E lucean le stelle” da Tosca e “Tu che di gel sei cinta” da Turandot di Giacomo Puccini, “Ebben? Ne andrò lontana” da La Wally di Alfredo Catalani, oltre ad alcune arie e canzoni della tradizione musicale cinese composte da Zheng Qui Feng, Lu Zai Yi, Luo Da You. Qin Yong Cheng.
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