L’omicidio del sindaco pescatore, Cagnazzo ‘totalmente estraneo’
agenzia
‘Nuovo ricorso in Cassazione, per me vicenda dolorosa’
NAPOLI, 27 LUG – “Desidero ribadire ancora una volta
e questa volta lo faccio personalmente e non tramite i miei
avvocati – con la serenità e la determinazione che mi
accompagnano da sempre – la mia totale estraneità ai fatti
contestati”. Lo scrive su Fb il colonnello dei carabinieri
Fabio Cagnazzo, coinvolto nell’inchiesta della Procura di
Salerno sul delitto del sindaco pescatore Angelo Vassallo
avvenuto ad Acciaroli il 5 settembre 2010.
A maggio scorso Cagnazzo è stato scarcerato, su decisione del
Tribunale del Riesame, dopo circa 6 mesi di detenzione ma la
procura di Salerno nei confronti dell’ufficiale ed altri
indagati ha chiesto il rinvio a giudizio
“Volevo ringraziare di vero cuore tutte le persone… gli amici
preziosi di sempre, i colleghi, i miei collaboratori di una vita
e anche i semplici conoscenti che in questo periodo della mia
vita mi sono stati particolarmente vicino e che hanno voluto
esprimere la loro solidarietà. Inoltre – aggiunge Cagnazzo –
voglio aggiungere che ho letto le nuove motivazioni depositate
dal Tribunale del Riesame di Salerno, emesse dopo la mia
scarcerazione.
La Suprema Corte di Cassazione, nell’annullare la precedente
ordinanza dello stesso Tribunale relativa alle esigenze
cautelari, aveva evidenziato anche le gravi carenze in tema di
gravità indiziaria. Carenze che non possono essere ignorate.
Proprio per questo motivo, ricorreremo di nuovo in
Cassazione!!!”.
“In oltre trent’anni di servizio – sottolinea Cagnazzo – non ho
mai tradito il giuramento di Fedelta’ prestato alla Repubblica
Italiana e alla brava gente di cui sono ancora servitore,
purtroppo ferito, ma ancora convinto! Da quindici anni affronto
una vicenda, dolorosa, che non mi appartiene e che, per ben tre
volte, è stata oggetto di archiviazione da parte della
magistratura. La verità emerge -ed emergerà – nelle oltre
80mila pagine di atti che compongono il fascicolo processuale e
che, ahimè, non tutti (anzi, quasi nessuno) hanno letto.
Comunque, continuo ad avere fiducia nella Giustizia. Il rancore
non mi appartiene!”, conclude Cagnazzo.
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