Umbria

l’olio di oliva la prevenzione di raro tumore


Il cibo è ormai da tempo sotto la lente dei ricercatori che cercano non solo di trovare le cure adeguate per sconfiggere il cancro nelle sue infinite specificità, ma vogliono prima di tutto trovare la formula giusta per la prevenzione al male. Capire quei prodotti che possono far bene all’interno di una dieta alimentare e quelli da evitare oppure da non abusare. Con questo spirito si è rinnovata la collaborazione tra la Fondazione Veronesi e sostenuto l’azienda Monini su una indagine scientifica, guidata dalla dott.ssa Emilia Ruggiero, sulle possibili proprietà antitumorali del in un prezioso alimento della dieta mediterranea: l’olio di oliva. La ricerca – arrivata al passo decisivo – deve rispondere a questa domanda: Il consumo regolare di olio di oliva può influire positivamente sul rischio di insorgenza dei tumori al sistema nervoso centrale? 

Gli studi nel 2025 entrano nella fase più sperimentale: verranno selezionati due gruppi di soggetti, paragonabili per sesso ed età ma differenti per la diagnosi di tumore, le cui abitudini alimentari – e in particolare il consumo di olio di oliva – saranno oggetto di indagini approfondite. Verrà testata quindi l’ipotesi se il consumo pre-diagnosi abituale di olio d’oliva sia significativamente inferiore nei pazienti con tumore rispetto al gruppo di controllo. Obiettivo finale: contribuire a definire nuove strategie alimentari di prevenzione contro queste rare ma gravi patologie.

“Sostenere per il quinto anno consecutivo la ricerca scientifica con Fondazione Umberto Veronesi è una scelta naturale, che nasce dal desiderio profondo di contribuire al benessere delle persone, attraverso la scienza e la conoscenza, restituendo valore alla società, nel segno della prevenzione, della salute e della qualità – ha affermato Maria Flora Monini, alla guida dell’omonima azienda assieme al fratello Zefferino. “Per me e per la mia famiglia l’olio extravergine di oliva è parte della nostra identità, è tradizione, è cura: sapere che un alimento così semplice, alla base della dieta mediterranea e presente da sempre sulle nostre tavole, possa diventare un alleato per la salute, ci spinge ad andare avanti con rinnovata e maggiore determinazione”.

Fondazione Veronesi ricorda infatti come “la base della prevenzione resti la tavola, con una dieta corretta, varia ed equilibrata, fondata su evidenze scientifiche consolidate. Tuttavia è importante indagare a fondo i meccanismi che coinvolgono le interazioni di ciascun alimento con l’organismo, per confermare ciò che dovremmo favorire o limitare e rendere le nostre scelte sempre più consapevoli”.


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